Martedì, 16 Lug 24

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Gli alunni della Primaria a lezione di... vendemmia

Tutti i segreti della trasformazione dell’uva in vino svelati ai bambini delle seconde classi dai contadini delle “Masserie del Nonno”

La vendemmia è tra le attività più antiche dell’uomo, anche la Bibbia descrive le fasi e il lavoro tra le viti come uno dei più nobili. Da secoli tutti i passaggi sono decantati e descritti dai popoli con estrema accuratezza e tramandati di generazione in generazione con dedizione. Ogni territorio ha le sue vigne, il suo vino particolare, l’uva selezionata, le viti più ricercate. Ogni territorio vanta la propria produzione con sigle di denominazione, per legare sempre di più il prodotto alla propria terra. Non poteva mancare proprio nella nostra comunità l’interesse per la vendemmia da parte dei più piccoli che sono sempre più impegnati dalle loro maestre alla scoperta dei profumi e degli odori della natura.

Atripalda, patria di due delle aziende mondiali più importanti come “Mastroberardino” e “Feudi di San Gregorio”, è uno dei comuni più fortunati sotto questo punto di vista. Anche i bambini della Primaria si sono mostrati interessati a conoscere ogni segreto di questa antica arte. E le alunne e gli alunni delle classi seconde “A”, “B”, “C” della “De Amicis” di via Manfredi e “D” del plesso di Via Roma, hanno vissuto per un giorno l’incredibile esperienza dalla fattoria con i mille colori e i profumi che la campagna può offrire in questa stagione autunnale.

Gli alunni, accompagnati dalle loro maestre Annamaria Nazzaro, Tommasina Rubicondo,  Rita Iandorio, Lilia Formato e Sabina Mazza, hanno seguito tutte le delicate fasi della vendemmia, seguendo con attenzione ogni gesto del “fattore” Mattia Petruzziello e dei contadini della “Le Masserie del Nonno”,  l’ azienda agricola di Cesinali, che rientra a pieno titolo tra le cosiddette “fattorie didattiche”. Nei giorni scorsi, approfittando di una bella giornata di sole, gli alunni si sono presentati alla vigna per “lavorare” ed apprendere tutte le fasi della vendemmia. Hanno potuto apprezzare l’uva bianca, l’uva nera utilizzata per ricavare il prezioso vino, ma anche l’uva da pasto e la deliziosa uva fragola. Hanno assistito alla fase della trasformazione e hanno visto colare dagli acini il prezioso liquido, che una volta fermentato entrerà nelle botti e nelle bottiglie per poi finire sulle nostre tavole.

Dal 2005,  grazie all’impegno della famiglia Petruzziello, è nata l’idea della fattoria didattica, entrata a pieno titolo nel circuito nazionale con lo scopo di accogliere le scuole e i gruppi di interesse per favorire una comunicazione diretta tra l’agricoltore e i cittadini. L’azienda è un vero e proprio laboratorio in cui i ragazzi possono osservare e manipolare, seguendo un percorso didattico dell’imparando - facendo. Ma il faticoso lavoro dei campi e della vigna, si sa, porta appetito, così una volta rientrati nell’azienda il fattore ha estratto dalla dispensa il “criscito madre”, lavorato proprio in occasione del primo appuntamento della scorsa Primavera, quando furono impegnati nell’orto alla scoperta dei profumi e dei prodotti. Criscito, che una volta impastato con la farina, l’acqua e il sale è diventata, dopo la fase della lievitazione, pane, pizze e focacce, per la gioia dei bambini e delle loro maestre.

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