Venerdì, 22 Nov 24

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Abellinum, scoperte tombe ed affreschi

Gli archeologi già si radunano per ammirare gli ultimi ritrovamenti ben conservati dopo due millenni

Al contrario di ciò che molte volte sembra, le ricchezze di Atripalda sono innumerevoli. Il fatto è che gran parte è ancora nascosta agli occhi dei cittadini. Per fortuna gli scavi archeologici  dell’antica Abellinum, sul pianoro della Civita, continuano a dare i loro frutti e a valorizzare un territorio la cui storia è profonda, antica e insigne. A partire dagli anni settanta e in seguito importanti sovvenzioni, queste operazioni hanno portato pian piano in superficie gran parte della Domus di Marcus Vipsanius Primigenius (liberto di Vipsiano Agrippa, genero di Augusto), risalente all’età tardo-repubblicana (I secolo a.C.) situata nella parte nord orientale della civita e delimitata da un decumano maggiore e da un cardo minore. E fin qui nulla di nuovo. Il cambiamento e la sorpresa deriva dagli ultimi dissotterramenti che hanno fatto affiorare altri ambienti della dimora nonché la parte più “decorativa” come pavimentazioni (in mosaico?) ed affreschi a motivi floreali.

Di grande rilievo inoltre, la scoperta di antiche tombe, contenenti le strutture ossee originarie, le cui datazioni ed identificazioni sono ancora incerte. In un ottimo stato di conservazione, come tutti gli altri reperti, anche l’ingresso di una casa e la sua completa planimetria rinvenute nella stessa area.

Gli scavi archeologici sono attualmente affidati alla tutela della Soprintendenza ai beni archeologici di Avellino e Salerno, mentre il Dipartimento di Studio delle Componenti Culturali del Territorio della II Università di Napoli si occupa dell’esecuzione di ricerche archeologiche nel sito irpino. Per il momento i lavori di scavo sono sospesi nell’attesa di decidere come operare circa le recenti scoperte, ma si spera però che al più presto sia possibile approfondire lo studio e la conoscenza di tesori che periodicamente affiorano e fioriscono per la meraviglia e la curiosità di chi ama la storia, il passato e la bellezza che in essi permane; conoscere quelle ricchezze che sono nate per essere ammirate e sembrano invece essere (chissà perché) coperte da segreti di stato inconfessabili ed invisibili. Pur necessitando di manutenzione e spese continue è meglio lasciar vivere ciò che viene alla luce, per il turismo, l’economia, la cultura e soprattutto per se stessi.

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