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Civita, le nuove scoperte esaltano gli archeologi

Sono quattro le tombe ritrovate a ridosso delle mura di Abellinum mentre gli scheletri sono custoditi nei locali della guardiana. Intanto gli scavi continuano

Ulteriore conferma dell’importanza dei recenti ritrovamenti nel parco archeologico di Abellinum è il raduno, con relativa visita guidata, che nello scorso weekend ha coinvolto circa trenta archeologi provenienti da tutta la Campania. Accompagnatio dalle guide turistiche della Pro Loco cittadina, il gruppo di studiosi ha potuto osservare da vicino i nuovi ambienti dell’antico edificio riaffiorati con tutti gli elementi caratterizzanti. Grazie a queste recenti scoperte, va pian piano emergendo la completa planimetria della Domus e a tal proposito, sull’altopiano della Civita, gli scavi sono ancora in atto.

La prima fase di ricerca ha portato alla luce, tra giugno e luglio di quest’anno, decorazioni parietali di particolare pregio, riferibili al III e IV stile pompeiano (prima età imperiale - 79 d. C), affreschi a motivi floreali e mosaici che confermerebbero il carattere gentilizio della dimora. Sono emerse anche pavimentazioni che però sembrerebbero risalire ad un periodo più avanzato. Questi tesori comunque sono tutti in ottimo stato di conservazione e attualmente sono in fase di restauro per poter poi essere mostrati al pubblico assieme a quelli già esposti nella Dogana dei Grani.

Di stampo differente invece le quattro tombe scoperte nei pressi di un solarium (terrazza), uno dei nuovi ambienti affiorati nel lato settentrionale, a ridosso della cinta muraria. Di questi quattro “sepolcri”, situati nella parte della casa avente maggiore esposizione al sole e con la migliore visuale paesaggistica, solo uno è stato rinvenuto completamente integro mentre gli altri tre hanno subito danni causati dal tempo. Nonostante ciò è stato possibile però reperire con essi due scheletri in buono stato che, per il momento, sono conservati al sicuro negli edifici dei custodi in attesa di essere esaminati. Una importante particolarità di queste tombe sta nel loro apparire quasi certamente “tarde”, cioè create quando la casa non era più abitata e quindi in una fase storica di abbandono della domus.

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