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Le opere di Morgese in mostra nella Dogana

L’artista napoletano, ideatore della corrente del neoverismo sociale, espone fino al 20 maggio le sue trenta opere ispirate alle problematiche attuali

Antonio Morgese

E’ stata inaugurata lo scorso martedì presso la Dogana dei Grani la personale del Maestro Antonio Morgese, caposcuola del “neoverismo sociale”. Il neoverismo sociale è una corrente pittorica ideata proprio da Morgese nel 1992 e si ispira all’ideologia del Verismo di Verga, descrivendo le problematiche attuali della nostra società in continuo travaglio e degrado. Ed è questo il tema delle trenta opere in esposizione, a cui si affiancano disegni e riproduzioni grafiche che parlano di droga, violenza, ecologia, terrorismo o calamità naturali che hanno segnato il territorio come il bradisismo di Pozzuoli o il terremoto dell’ ’80 in Irpinia. Nelle vene del pittore napoletano scorre la linfa della tradizione inaugurata da Courbet e dall’estetica negativa di Van Gogh. Attraverso i suoi dipinti, si rivolge al pubblico e ai governanti raccontando il malessere in cui viviamo, per scuotere le coscienze assopite dall’esaltazione consumistica dei modelli culturali vigenti. Un vero e proprio tentativo di porre le basi di una nuova verità, quella verità sulla vita che va al di là delle apparenze, rimanendo fedele a quei valori artistici tradizionali tanto frequentemente e profondamente sconvolti da fermenti innovatori contemporanei che hanno attraversato le Accademie di Roma e di Napoli da lui frequentate. Morgese  è , infatti, rimasto legato con amore e passione ai suoi personali studi delle opere d’arte dei Maestri del passato, fluendo da essi la fonte ispiratrice che ha formato la sua personalità artistica con canoni classici e realistici, ma con una visione del tutto nuova. Il maestro partecipa attivamente a mostre collettive e personali  nazionali ed internazionali, riscuotendo enormi successi di pubblico e di critica, ha ottenuto ambiti riconoscimenti e premi sia in Italia che all’estero. Inoltre, si sono interessati di lui diversi organi di stampa e televisione, ed è inserito in diversi volumi e cataloghi d’arte. La sua arte è vera, perché sofferta e vissuta, infatti tutte le opere sono discorsi che egli affida sia contemporanei che ai posteri.  Ed è proprio lo stesso artista a sottolineare i principi ispiratori della sua poetica : “Dipingo ciò che i miei occhi vedono, compongo quello che la mia mente ordina, immergendo la punta del pennello nei colori del mio animo, tracciando il vero di questo mondo, che sta smarrendo la realtà…”. Morgese è anche conosciuto a Napoli come “il pittore per Totò” e i visitatori potranno ammirare alcuni dipinti dedicati al principe del sorriso, che il maestro ha avuto l’onore di conoscere quando era ragazzo. Una grande occasione per Atripalda accogliere un artista di livello internazionale, che con la sua interessante personale da slancio e continuità all’attività culturale e artistica della nostra cittadina. La mostra rimarrà aperta fino al 20 maggio dalle ore 9-13 e 16-20 di tutti i giorni.

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Commenti  

 
#1 Rosario Carpentieri 2012-10-07 11:05
Antonio sei sempre stato un grande. L'articolo rispecchia in pieno i tuoi principi, i tuoi valori morali che ti hanno sempre contradistinto fuori dal coro già nell'età dell'adolescenz a. Ed io ne sono testimone.
Ad maiora.