Martedì, 16 Lug 24

Tu sei qui:

Gli zoom di Carmine Montefusco presto sulla Rai

Il fotografo-cineoperatore ha collaborato alle riprese del film “Sui passi dell’amore” dedicato a suor Teresa Manganiello e girato fra il Sannio e l’Irpinia, prossimamente in onda sulla prima rete pubblica nazionale

Carmine Montefusco

Una storia scritta con amore e fede, quella di Teresa Manganiello, la santa dell’Irpinia fondatrice della Congregazione Francescana delle Suore Immacolatine, che ha preso vita nella pellicola “Sui passi dell’amore”. Il film, ideato dal regista irpino Pino Tordiglione, è stato presentato in anteprima al teatro De Simone di Benevento la scorsa settimana. Vestirà i panni della Santa, l’attrice Federica Citarella, che con la sua dolcezza e sensibilità ha regalato un un’immagine sorridente e saggia di Teresa Manganiello. Le vicende narrano di una piccola comunità rurale, Pietradefusi, nel caldo periodo che caratterizzò il Mezzogiorno all’indomani dell’unità, tra forti tensioni sociali, disperazione e miseria. In questo contesto, emerge la figura di Padre Lodovico Acernese, interpretato da Lucio Allocca, un sacerdote coraggioso e lungimirante. Dopo la chiusura dei conventi decretata dal governo sabaudo, Padre Acernese comprese l’importanza di preservare la fede e così si avvicinò alla Santa della nostra terra, definita “l’analfabeta sapiente”, che morì a soli 27 anni a causa della tisi, trasmettendo ai poveri, emarginati e ai malati il valore di un sorriso e l’amore per il prossimo. Nell’intreccio tra passato e presente, rientra la straordinaria partecipazione di Maria Grazia Cucinotta, nel ruolo di Fabrizia, figlia dello scrittore Alberto Gregorini, incaricato da una casa editrice di ricostruire il racconto di Teresa Manganiello. E sarà proprio la storia di Teresa ad appianare i loro conflitti, insegnando la possibilità del perdono. Il film è ambientato nel Sannio e in molti luoghi dell’avellinese, dal castello normanno di Zungoli alla settecentesca chiesa di San Bernardino di Mirabella Eclano, dall’antico palazzo di Fulvio Miletti a Bonito alla suggestiva biblioteca dei Frati Benedettini, all’interno dell’Abbazia Loreto di Mercogliano. Nel cast oltre Federica Citarella e Lucio Allocca, anche Paolo Ferrari, Gianna Paola Scaffidi, Mario Porfido, Marzio Honorato. Ad affiancarli numerosi attori irpini, Luigi Frasca, Paolo Capozzo, Angela Caterina, Enzo Costanza. Tra gli autori della sceneggiatura lo studioso Fausto Baldassarre e una rappresentanza delle Suore Immacolatine di Pietradefusi. Mentre dietro la macchina da presa, Carmine Montefusco, fotografo atripaldese, che ci ha raccontato la sua emozionante esperienza: «Ho preso parte alle riprese per quindici giorni come assistente operatore, curando la messa a fuoco ed effettuando gli zoom. Un lavoro abbastanza complicato a causa delle differenti distanze focali dei soggetti dalla cinepresa, dei movimenti degli attori e dei movimenti della macchina. Nonostante ciò è stato tutto straordinario, ho portato il mio impegno e la mia passione facendo tappa a Benevento, Zungoli, Roma e Montella. La scena che mi ha più colpito, perché alquanto particolare, è stata quella girata al castello di Zungoli, quando l’attrice protagonista Federica Citarella, si è tagliata i capelli per entrare in convento». Attualmente c’è un’intesa con il direttore di RaiUno Mauro Mazza, per la diffusione televisiva. Un progetto sostenuto anche dai commenti favorevoli del critico cinematografico, Carlo Tagliabue e del presidente della commissione film della Conferenza Episcopale, monsignor Dario Vigano.

E-mail Stampa PDF