Martedì, 16 Lug 24

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Oggi ad Atripalda le spoglie di San Bernardino da Siena

L’urna con il corpo del francescano sarà accolta in Piazza Umberto I alle ore 17:00 e sarà accompagnata in processione verso la Chiesa di Sant’Ippolisto. Domani il congedo

Il corpo di San Bernardino da Siena

Oggi e domani si svolgerà un evento religioso che non potrà passare inosservato. Infatti, Atripalda accoglierà le spoglie mortali di San Bernardino da Siena. L’urna è partita da L’Aquila, dov’è conservata, e passando per Avellino, farà tappa in città per due giorni. I resti del francescano, attesi per le ore 17:00 in Piazza, saranno accompagnati in processione verso la Chiesa Madre, percorrendo via Fiume, via Piazza, via Francesco Rapolla. Dopo la Santa Messa alle ore 18:00celebrata da don Enzo De Stefano, San Bernardino sarà accompagnato in processione verso il Convento di San Pasquale dove, alle 21:30, si svolgerà una veglia di preghiera con l’animazione dei giovani. Domani, invece, alle 7:30 ci sarà la Messa e dalle 8:30 alle 11:00 l’urna di San Bernardino sarà esposta al pubblico per la preghiera personale fino a quando don Ranieri Picone, parroco della Chiesa del Carmine, presiederà la Celebrazione Eucaristica, con la partecipazione di tutti i gruppi e le associazioni. Al termine, si potrà assistere alla liturgia del congedo e alla partenza delle spoglie.

San Bernardino nacque a Massa Marittima (Siena) l’8 settembre 1380 dalla nobile famiglia degli Albizzeschi. Dopo aver preso l’abito a ventidue anni, iniziò un’intensa attività come predicatore girando e predicando per tutta l’Italia settentrionale. Dopo aver rifiutato l’incarico di Predicatore della Casa Pontificia, che gli fu offerto da Papa Martino V, e per tre volte quello di Vescovo di Siena, si dedicò appieno alla sua vocazione di predicatore e missionario. Nel 1438 venne nominato vicario generale di tutti i francescani italiani. E nel 1444, nonostante molto malato, si recò a L’Aquila per tentare di riconciliare due fazioni che in città si affrontavano apertamente. Morì il 20 maggio in questa città. Si racconta che la bara continuò a gocciolare sangue fino a quando le due fazioni non si furono riappacificate. Fu canonizzato nel 1450 per opera di papa Niccolò. La sua predicazione fu così incisiva da essere sprone di forte rinnovamento per la Chiesa cattolica italiana e per tutto il movimento francescano. Nel primo centenario della fondazione della Provincia Religiosa (1911-2011), i Frati Minori del Sannio e dell’Irpinia, hanno espresso fortemente il desiderio di ricevere le spoglie del Protettore di molti comuni italiani, nel nostro territorio.

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