Martedì, 16 Lug 24

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Atripalda regala una speranza al Burundi

Domenica in Piazza Umberto I si è realizzato il sogno di Jean Claude con la consegna del trattore alla popolazione del suo Paese

La cerimonia di benedizione

«E’ un sogno che si avvera, in questo modo, anche se in piccola parte, possiamo ridare speranza a un popolo martoriato dalla guerra civile da circa quattordici anni», così ha commentato padre Jean Claude alla consegna del trattore che si è svolta domenica in Piazza Umberto I. Il mezzo è stato esposto in Piazza per la benedizione del Vescovo, mons. Francesco Marino, cha ha collaborato insieme al parroco della chiesa di Sant’Ippolisto, don Enzo De Stefano e padre Jean Claude, affinché si realizzasse questo immenso gesto di solidarietà.

Questo sogno, come l’ha definito anche Sua eccellenza, avviene in un periodo particolare dove i valori della fratellanza, della famiglia, della fede e della solidarietà si sono affievoliti, grazie all’aiuto di uomini onesti a favore delle popolazioni del Terzo Mondo che hanno donato uno strumento essenziale per la loro sopravvivenza. La vita del Burundi, infatti, si basa quasi esclusivamente sull’agricoltura, purtroppo le numerose guerre civili hanno messo in ginocchio il Paese e hanno dimezzato la popolazione maschile, costringendo le donne e i bambini a coltivare il terreno. Questo è stato il motivo principale che ha spinto i parroci della nostra città a mettere tutto il lavoro necessario in questo progetto. Un nostro dovere, come l’ha definito il sindaco Aldo Laurenzano, citando una frase di Paolo Giovanni II, in quanto tutti i cittadini dovrebbero spalancare le porte a iniziative come queste che sono semplici, ma allo stesso tempo concrete per promuovere lo sviluppo futuro dei Paesi poveri dell’Africa.

Il gesto ha acquistato una notevole importanza perché questa volta non si tratta della semplice raccolta di generi alimentari, ma di un mezzo che sfamerà molte più persone, così come è stato per il frantoio donato nel mese di luglio. Molti atripaldesi e soprattutto alcuni anonimi benefattori hanno contribuito a raccogliere la somma che serviva e don Enzo De Stefano, felice di aver fondato l’associazione Burundiamo, insieme a don Jean Claude, definendola un ponte di fratellanza tra Atripalda e Burundi per tentare di assicurare un futuro migliore ai più deboli, ha fatto modo che tutti vedessero con i propri occhi che il loro altruismo si è concretizzato.

Dopo la benedizione del grosso trattore blu, l’applauso della folla festante, del sindaco Laurenzano, del comandante dei Carabinieri Costantino Cucciniello, del comandante della Polizia Municipale Sabino Parziale, degli assessori e dei consiglieri comunali. Come ha ribadito il Presidente onorario dell’associazione, Burundiamo è solo all’inizio perché le attività continueranno, a chiederlo è il grido forte ma dignitoso del Burundi.

Tutte le foto realizzate da Biagio Venezia sono pubblicate nella fotogallery

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