Martedì, 16 Lug 24

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Accertamenti tributari, AssoCia non ci sta

Insegne commerciali e tende parasole, al presidente Iannaccone i conti non tornano

Il presidente Iannaccone invita i commercianti a presentare un'istanza

L’attività di accertamento sui tributi (Tarsu, Tosap e Icp) in atto da tre mesi attraverso una capillare rilevazione del territorio comunale sta interessando anche la categoria dei commercianti. Il presidente di AssoCia, Gerardo Iannaccone, però, contesta alcuni aspetti.
Presidente, quali problemi state riscontrando?
Nei giorni scorsi molti associati mi hanno contattato per sottopormi gli avvisi di accertamento per l’imposta comunale sulla pubblicità e per la tassa di occupazione di suolo pubblico di cui sono stati destinatari. E sono emerse alcune incongruenze comuni a molti commercianti che riguardano in particolare le insegne e le tende parasole e la metodologia di accertamento adottata.
Quali incongruenze?
Innanzitutto sembra strano che gli accertamenti riguardino anche gli anni passati, dal 2005 al 2009, perché non si capisce su quali presupposti si dia per scontato che sia le insegne che le tende siano state sempre le stesse. Non solo. In qualche caso, poi, gli avvisi sono stati inviati anche per insegne di superficie inferiore a 5 mq. mentre, se non sbaglio, aldisotto di questa soglia vige l’esenzione.
E sulla metodologia?
Credo che ricavare misurazioni dalle fotografie sia assolutamente sbagliato. I rilievi vanno effettuati con strumenti idonei, con una rollina per esempio e, per correttezza, anche in presenza dei titolari, non di nascosto. In alcuni casi è capitato che sono arrivati accertamenti senza che il titolare abbia mai subìto controlli.
Pensa a qualche iniziativa?
Mi sto preoccupando di consultare alcuni esperti per verificare quali strade si possono percorrere e la correttezza sulla retroattività degli accertamenti. Probabilmente nei prossimi giorni mi incaricherò di inviare una lettera a tutti gli associati per valutare l’entità del fenomeno e verificare la possibilità di presentare un maxiricorso alla Commissione tributaria provinciale. Tuttavia, nel frattempo, consiglierei ai commercianti che ritengono di aver ricevuto un accertamento sbagliato, di presentare al Comune, entro 60 giorni dalla data di notifica, un’istanza in autotutela per chiedere il riaccertamento delle superfici contestate.

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