Gli organizzatori hanno gettato la spugna: una tradizione quasi centenaria cancellata dalla scarsa partecipazione
Una corona di fiori, una messa in memoria ma nessun corteo unico in occasione della commemorazione dei defunti. È la prima volta, dopo quasi un secolo di storia e c’è da pensare che di cortei se ne organizzavano almeno tre poiché, fino all’anno della riunificazione dei cortei, ognuno commemorava i propri defunti: l’Indipendente il primo novembre, la Filantropia il due e l’Associazione Nazionale Combattenti il 4 novembre. Oltre a questo, c’erano poi altre confraternite e congreghe che si affiancavano nell’organizzazione di cortei che, così, risultavano molto partecipati. Basti vedere qualche foto sbiadita degli anni ’50, ’60 e ’70 per comprendere quanto fossero sentite tali manifestazioni. In prima fila politici, amministratori, parroci, frati, autorità militari e tanta, ma tanta, gente. Ora gli organizzatori chiudono il corteo unico per scarsa partecipazione. Una chiusura anticipata da una missiva diretta al Sindaco e a tutti gli altri partecipanti, recante la data dell’8 gennaio 2010, da parte dei membri dell’Assemblea dell’Indipendente. Il professore Fabio Fusco ricorda con un po’ d’amarezza quando il corteo era motivo di orgoglio per questa città: «Dispiace dirlo, ma il corteo non si farà.Lo ammetto con franchezza: il motivo è la scarsa partecipazione ed è inutile girare attorno. L’anno scorso eravamo poco più di una ventina di persone e portare la corona dal monumento in memoria ai caduti al cimitero è stata una vera impresa. Alla messa c’erano poche persone, pochi anche i nostri amministratori, pochi anche i nostri iscritti. Perciò, il 6 gennaio scorso, in occasione della prima assemblea dei soci, si è deciso di interrompere ogni manifestazione».
E pensare che tra Indipendente, Filantropia, Confraternite, associazione Combattenti e pensionati, ci sono più di mille iscritti. «Atripalda è cambiata - continua Fusco - non è quella di una volta. Noi, ad esempio, siamo impegnati nella ristrutturazione di due nostre cappelle, lavori importanti agli impianti che prevedono un sacrificio enorme. Credo sia una cosa che dovrebbe essere sentita da ognuno dei soci eppure, nonostante abbiamo sollecitato tutti, è stato necessario richiamare l’attenzione dei nostri amici con centinaia di raccomandate. Noi, ad ogni modo, saremo presenti al cimitero e alla Santa Messa, la corona sarà deposta ai piedi della cappella in ricordo di tutti i defunti: poi, per il futuro si vedrà». Dello stesso parere anche il presidente della Filantropia Sabino Lombardo: «Abbiamo portato avanti una profonda riflessione, abbiamo anche chiesto tempo per vedere se c’erano ancora le condizioni per il corteo. Certo è che la scarsa partecipazione è sotto gli occhi di tutti. Quest’anno è andata così, vedremo l’anno prossimo». A non arrendersi sono naturalmente gli (ex) combattenti che, per il 4 novembre, hanno organizzato una manifestazione in onore dei Caduti di tutte le guerre che partirà alle 16.00 dalla loro sede di Contrada Santissimo e si concluderà ai piedi del Monumento dei Caduti in Piazza Umberto I, con la benedizione del parroco e la deposizione della corona. Il Presidente della sezione atripaldese Gerardo Moschella si augura, a questo punto, la partecipazione di tutte la autorità civili e religiose e ovviamente una massiccia partecipazione degli amministratori e di tutti i rappresentati delle altre associazione cittadine.