Sono in trenta i lavoratori a rischio. L’ordinanza è stata emanata sulla base della non conformità alle norme di sicurezza
Ci sono anche dieci atripaldesi tra i lavoratori del Consorzio Agrario Interprovinciale di Salerno, Napoli e Avellino che, nella mattinata di mercoledì 20 ottobre, pronti a riprendere la regolare attività lavorativa presso la sede in località Pianodardine ad Atripalda, hanno trovato i cancelli chiusi.
La chiusura è stata conseguenza di un’ordinanza emessa dal Comune di Atripalda a seguito di una verifica dei Vigili del Fuoco e dell’U.T.C.: a carico del Consorzio Agrario vi è la non conformità dei locali rispetto alle normative di sicurezza vigenti.
Bisogna anche concentrarsi, però, sulla situazione lavorativa: sul Consorzio è infatti attiva una procedura di mobilità che ha scadenza il 31ottobre. Per questo motivo i lavoratori temono che questa situazione e le conseguenze che possa portare con sé, non favoriscano i presupposti della regolare ripresa delle attività produttive: tra questi soprattutto il Piano di Rilancio approvato dal Ministero dello Sviluppo Economico, attraverso il quale è stato autorizzato il ripristino dell’attività di impresa facendo così sperare in una maggiore stabilità per i lavoratori e ad un futuro migliore.
La situazione, dunque, sembra essere alquanto critica e sia le R.S.A. che le Organizzazioni Sindacali hanno dichiarato lo stato di agitazione ed hanno fatto sapere che, da principio, hanno espresso la loro disponibilità alla ricerca delle idonee soluzioni.
E proprio da loro giunge la richiesta di un Tavolo Anticrisi nonchè un incontro congiunto tra il Commissario Liquidatore Giovanni Tomo ed il Sindaco di Atripalda Laurenzano: quest'ultima richiesta è stata rivolta all'Assessore al Lavoro della Provincia di Avellino, Giuseppe Solimine.