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Alvanite, il centro sociale Piscopo chiuso per... lavori

Le attività ricreative e culturali per gli anziani del quartiere sono state sospese per le pessime condizioni dei locali. Il consigliere delegato ai Servizi sociali, Musto, rassicura: «Il servizio riprenderà al più presto»

Il centro è stato inaugurato dieci anni fa

Sospeso il servizio del centro sociale "Domenico Piscopo". Un servizio rivolto agli anziani di contrada Alvanite. L’amministrazione comunale ha deciso di non rinnovare  il contratto di gestione che da decenni veniva affidato alla Misericordia di Atripalda. Il centro sociale sorto negli anni 2000 con la giunta Capaldo, era funzionante dalle 16:30 alle 19, per tre volte a settimana (lunedì, mercoledì e venerdì). Dalla vecchia delibera figuravano due compiti ben precisi: attività ricreative e disbrigo di pratiche. Con un rimborso spese di circa  10mila euro l’anno. Il 13 dicembre scorso infatti, con determina del primo settore, si è provveduto a liquidare a favore della locale associazione, la somma di cinquemila euro, “assegnatagli come rimborso spese vive relative alla gestione del centro sociale, mesi sei (gennaio -giugno 2012)”. Per il nuovo anno dunque, si farà a meno del servizio (non è autorizzabile per il 2013) per problemi relativi alla struttura: “Conoscevo già il centro e le sue problematiche – racconta il delegato Dimitri Musto - nel momento in cui mi sono insediato ho cominciato a constatare la decadenza della struttura (un alloggio adibito a centro sociale). La terrazza è inagibile, le serrande sono totalmente rotte, la caldaia è rotta, all’interno c’è solo un bagno (non è diviso né per uomini né per donne, e non c’è il bagno per i volontari). Nel corso degli anni (ripeto lunghi anni) la struttura è andata  pian piano in rovina. Ed è per questo che abbiamo deciso di sospenderlo”.

A raccontare le attività del centro è il presidente della Misericordia Vincenzo Aquino: “Era un centro ricreativo – dice - dove si facevano una serie di servizi e attività: innanzitutto era  luogo d'incontro, di relazione. Si svolgevano inoltre, attività aggregative, culturali e ricreative (découpage, cineforum e tanto altro). Era seguito da volontari che andavano diversi giorni a settimana, da oltre dieci anni. Frequentato mediamente da una quindicina di anziani, per tanti di loro era un momento di svago”. Poi entra nel vivo della questione: “La convenzione è scaduta e non è stata più rinnovata. Di certo non siamo contenti. Ci dicono che hanno bisogno di rendere i locali più adeguati perché non rispettano alcune normative. Ci dovremmo dare un appuntamento di qui a qualche mese, perché dicono che vogliono riaprirlo, io me lo auguro”.

Le rassicurazioni arrivano puntuali dallo stesso consigliere Musto: “E’ stato un progetto lungimirante e non abbiamo intenzione di farlo cadere nel dimenticatoio. La funzione del delegato alle politiche sociali non è quella di ridurre i servizi, ma di ampliarli e addirittura riformarli. Ho già individuato un nuovo locale (uno dei tre annessi alla chiesa), in primis verrà interpellata la Misericordia per la ripresa dei lavori. Cambieranno però le condizioni di spesa, già è in atto uno studio per rimodulare e continuare questo servizio. Magari consultando anche i docenti che fanno volontariato al doposcuola, destineremo così quel capitolo alle emergenze sociali”.

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Commenti  

 
#1 Paolo 2013-01-30 07:42
Perchè tutto questo astio da parte dell'Amministra zione comunale verso la Misericordia?? Bahhh