Ad un anno dalla posa in opera della prima pietra si scopre che la CEI non ha i fondi e che si sta pensando di ridimensionare l'intervento
Visto da fuori, quello che dal 25 aprile dello scorso anno doveva essere un cantiere affollato e caotico, ha tutta l’aria di un’altra scommessa persa. La costruzione del nuovo complesso parrocchiale “Santa Maria del Carmelo” in via De Curtis (ex c.da Spagnola) è rimasta solo sulla carta, una carta molto costosa visto che gli unici ad aver visto i soldi sarebbero stati i progettisti romani. L’anno scorso di questi tempi la Curia, insieme ai rappresentati della CEI, organizzarono la celebrazione della posa della prima pietra sull’onda dell’entusiasmo e sulla consapevolezza che la maggior parte del lavoro fosse stato già fatto a monte. E, invece, di tutti i progetti finanziati con i fondi dell’8permille solo quelli del ’98, del ’99 e 2000 sono stati terminati o sono in via di esecuzione. Tutti gli altri sono rimasti solo in vetrina. Tra l’altro, dei 3 milioni di euro previsti per la spesa, il 25% era a carico dei fedeli. S.E. Francesco Marino Vescovo di Avellino ed il parroco don Ranieri Picone si recherano a Roma nei prossimi giorni per chiedere almeno una revisione del progetto e ridurre notevolmente i costi, con la speranza che prima o poi l’opera possa partire. La nuova linea di Papa Francesco impone austerità e tutti i progetti devono essere rivisti per contenere all’osso opere e arredamenti. Dai tre milioni di euro si punta a scendere alla metà, anche per contenere la quota spettante ai fedeli atripaldesi. E a farsi carico, eventualmente, del costo di ri-progettazione dovrà essere la Conferenza Episcopale Italiana. Don Ranieri Picone, naturalmente, è consapevole che la realizzazione della chiesa è una specie di miraggio e che in un periodo come quello che stiamo attraversando è inimmaginabile recuperare dalle offerte così tanti soldi per realizzare un luogo di culto in una piccola città e, dunque, spera che quantomeno si riuscirà a salvare il salvabile contendendo notevolmente i costi. Il parroco è dell’idea che il nuovo centro dovrà essere molto sobrio e spartano, in linea con i tempi attuali e non con quelli di 10 anni fa, quando si pensò di realizzarlo, epoca in cui i finanziamenti cadevano come la pioggia.
Commenti
Battezzi offerte almeno 100 euro, insomma è un tariffario o un'offerta a piacere????