Terminata la fase di rodaggio: Carabinieri e Amministrazione pronti ad usare il pugno di ferro
Il periodo di start-up è terminato e, come hanno dimostrato le sanzioni elevate dai carabinieri di Atripalda, la tolleranza zero sul tema rifiuti è entrata in vigore da qualche giorno. Le ordinanze emanate dall’allora Commissario ad Acta dott.ssa Clara Curto, dunque, dovranno essere rispettate nella loro interezza, soprattutto per quanto concerne il posizionamento dei carrellati. E in effetti, questo è il concetto che meno è stato recepito dalla popolazione atripaldese, in alcuni casi per motivi tecnici (l’assenza di spazi comuni interni abbastanza spaziosi da accogliere i carrellati senza intralciare il tragitto pedonale) e in altri per palese negligenza. Per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, sono entrate in vigore le sanzioni che ricordiamo qui di seguito: per lo scorretto conferimento, la sanzione pecuniaria va da un minimo di 25 ad un massimo di 500 euro. L’abbandono o il sotterramento dei rifiuti sarà sanzionato con multe che vanno da un minimo di 300 ad un massimo di 3.000 euro. Se l'abbandono riguarda rifiuti pericolosi, la sanzione amministrativa è aumentata fino al doppio. Se la violazione è ascrivibile ai titolari di imprese, ai lavoratori autonomi ed ai responsabili di Enti che abbandonano o depositano in modo incontrollato i rifiuti o li immettono nelle acque superficiali o sotterranee si applica la pena dell'arresto da tre mesi ad un anno o l'ammenda da 2.600 a 26.000 euro. Pugno di ferro, dunque, anche se i risultati del “porta a porta” possono già dirsi più che lusinghieri. Confrontando i dati pubblicati sul sito del Comune, infatti, si può annotare un aumento considerevole della differenziata già tra maggio (mese di inizio del servizio) e giugno che è passata dal 55% al 76%. Evidentissimo è invece il dislivello tra giugno e aprile quando la differenziata era ferma al 25%. Ma l’ingresso di Atripalda nel “club” dei comuni ricicloni non è ancora compiuto del tutto e si resta in attesa del servizio per il recupero e lo smaltimento in sicurezza degli oli esausti, progetto sul quale sta lavorando l’assessore Antonio Prezioso.
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