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Istituto comprensivo, è tempo di elezioni

Infanzia, Primaria e Media: si votano i rappresentanti di classe e si rinnovano i Consigli

Tre anni fa l'affluenza raggiunse il 30%

Si avvicinano le elezioni all’istituto comprensivo “De Amicis-Masi”. Fra ottobre e novembre, infatti, si terranno sia i rinnovi dei Consigli di classe (scuola Media, 28 ottobre), interclasse (Primaria, 25 ottobre) e intersezione (Infanzia, 24 ottobre) che, per la prima volta, l’elezione del Consiglio d’Istituto unico (10 e 11 novembre) per il triennio 2013/2016. Infatti, la novità di quest’anno, ovviamente, è la fusione fra i due precedenti organismi collegiali (Circolo didattico e Consiglio d’Istituto, decaduti lo scorso 31 agosto) in un unico Consiglio d’Istituto formato da 19 membri: 1 dirigente, 8 docenti, 8 genitori e 2 impiegati.

A tale scopo, quindi, da lunedì 21 ottobre a sabato 26 ottobre, presso l’ufficio di segreteria del plesso di via Roma, è possibile depositare, da parte di almeno 20 presentatori, le liste elettorali composte da un minimo di 8 ad un massimo di 16 candidati. Risulteranno eletti i genitori che avranno riportato il maggior numero di preferenze, assicurando la presenza di almeno un genitore per ogni ordine di scuola. Le elezioni scolastiche coinvolgeranno un “corpo elettorale” di circa 2.300 genitori. Tre anni fa, soprattutto al Circolo didattico, si registrò una discreta affluenza (30%), la più alta mai registrata fino ad allora.

Oltre alle elezioni del Consiglio d’Istituto, rivestono una particolare importanza anche le elezioni dei cosiddetti “rappresentanti di classe” che entreranno a far parte dei Consigli di Intersezione (Infanzia) e di Interclasse (Primaria) mentre saranno quattro i genitori da eleggere in ogni classe della scuola Media per formare i Consigli di classe.

Uno degli argomenti certamente più dibattuto in questo avvio di anno scolastico è stato senz’altro il ritocco dei prezzi per il ticket mensa, soprattutto da parte dei non residenti che rappresentano circa un quarto della popolazione scolastica. L’aumento ha interessato sia il ticket mensile che il costo del singolo pasto. Da quest’anno, infatti, chi dovesse decidere di usufruire di meno di dieci pasti mensili dovrà versare 3 euro per ogni pasto se il reddito Isee è inferiore a 12mila euro annui, 3,25 euro per ogni pasto per redditi Isee compresi fra 12mila e 15mila e, infine, 3,75 euro per ogni pasto per redditi superiori a 15mila euro e per i non residenti.

Qualche problema, infine, si registra sul servizio trasporto perché, per esempio, i residenti di via Tiratore vedono i propri figli tornare a casa circa un’ora dopo la fine delle lezioni a causa della riduzione del numero di autobus.

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