La direttrice smorza l'entusiasmo dell'artista atripaldese. Pronti a collaborare con tutti, non con qualcuno in particolare
Il mancato finanziamento della Dogana dei Grani, in certo senso, ha lasciato con tutti con l’amaro in bocca; è sfumata definitivamente l’eventualità dell’ammodernamento e tale cosa comporterà la ricerca di altre soluzioni per utilizzare al meglio il luogo. Il quarantacinquesimo posto in graduatoria in sostanza preclude la possibilità di accedere alla somma richiesta, poiché sono stati premiati soltanto i primi quindici progetti e difficilmente beneficeranno quelli che si trovano in una posizione sfavorevole.
Adesso la priorità è una: ovvero quella di individuare altre strade, altri percorsi per sfruttare la Dogana in modo efficiente. La nuova dirigente Paola Apuzza è già al lavoro: l’obiettivo è rimodellare gli spazi grazie alla collaborazione di personalità importanti legate alla cultura. Una di questa è sicuramente l’atripaldese Enzo Angiuni cha ha già avuto un contatto con la dirigente. L’artista offrirà una consulenza esterna per far accrescerà ancor più l’interesse intorno alla Dogana. Sarà, ad ogni modo, coadiuvato dal Comitato per la Dogana e dall’Amministrazione. “La consulenza sarà gratuita. Cercherò di dare il mio contributo per la Dogana allestendo importanti manifestazioni: mi occuperò di una mostra permanete di arte contemporanea ed è già in programma una mostra di ceramica sul Natale”. Così ha commentato Enzo Angiuni la notizia.
Proprio sull’argomento in questione la dirigente puntualizza alcuni aspetti. “Tengo a precisare una cosa in riguardo al ruolo di Enzo Angiuni. Probabilmente ha frainteso, o ha interpretato male una semplice conversazione. Mi riferisco alle sue dichiarazioni in merito alla direzione artistica: a me non risulta nulla di tutto ciò; è pur vero che la dogana vuole aprirsi all’esterno, ma tale cosa deve riguardare l’intera comunità. Con il maestro non abbiamo neanche parlato del potenziamento dell’impianto d’illuminazione. La gestione della Dogana è competenza del comitato di Gestione che è un misto tra i membri dell’amministrazione comunale e quelli della soprintendenza. La Dogana si deve aprire al territorio e per fare questo c’è bisogno dell’aiuto di tutti. Per quanto concerne le mostre devo dire che non ho ancora parlato con nessuno; posso soltanto dire che quelle che si allestiranno avranno il carattere della temporaneità. Con il Maestro Angiuni ci troviamo d’accordo soltanto su un punto, condivido il suo pensiero quando dice che ci sarà sempre un buon motivo per passare in Dogana”.
In pratica la dirigente Paola Apuzza ha indicato la strada da seguire per rendere la Dogana dei Grani un luogo accogliente e funzionale. Il luogo seguendo queste coordinate può ritornare a essere un polo culturale all’interno della Città, ma per concretizzare il progetto c’è il bisogno dell’aiuto di un buon numero di persone.