Con tre mesi di ritardo lunedì 13 sono state avviate le attività nei locali adiacenti alla Chiesa di San Pio. Il portavoce dei genitori, Sabino Cerchia, è contento
È ripartito con ritardo il doposcuola a Contrada Alvanite. Lunedì 13 gennaio nelle sale annesse alla Chiesa di San Pio, è stato inaugurato il nuovo anno. Ad ogni modo tale iniziativa è decisamente importante per il popoloso quartiere della città; grazie all’impegno dei genitori e degli insegnanti anche nel 2014 i bambini avranno l’opportunità di sostenere il doposcuola.
Purtroppo, come detto, l’iniziativa è stata avviata soltanto da poco: in sostanza con oltre tre mesi di ritardo. Ciò ha creato una sorta di malumore da parte dei residenti della zona. Infatti, il portavoce dei genitori Sabino Cerchia ha messo, in evidenza le difficoltà incontrate lungo il percorso. “Finalmente!”. Così ha esordito. «La domanda è stata protocollata a settembre: per varie vicissitudini è stato dato l’ok soltanto poco tempo fa. Quindi per motivi non nostri siamo partiti tardi. Tengo a precisare che il doposcuola ad Alvanite si organizza da tanto tempo. Adesso dieci bambini del quartiere hanno la possibilità di usufruire della struttura e tale cosa è un motivo di vanto per noi. I docenti impegnati nell’iniziativa sono: Lina Napoletano, Pino Iannaccone, Anna Di Maio, Francesca Barattolo, Fortuna Barile, Clotilde Capaldo, Carolina Limongelli e Angela Di Gisi. Spero che non si debba più partire a gennaio poiché è importante iniziare le attività a settembre. Ringrazio i genitori Modestino Carpenito e Maria Ascolese per l’impegno; inoltre ringrazio la dipendente comunale Sofia Pagliuca: è stata lei a sbrigliare le pratiche cartacee. Inoltre è venuta ad Alvanite per darci le chiavi della sede e si è preoccupata anche dei termosifoni. Ad ogni modo il doposcuola si svolge dal lunedì al venerdì per due ore: in pratica dalle 15:30 alle 17:30. Lunedì all’inaugurazione sono venuti i genitori con gli insegnati. Davvero è stato un bel momento per Alvanite. Credo che il doposcuola sia un’occasione importate per il quartiere. Grazie a queste cose è possibile creare sempre più aggregazione».
È raggiante Sabino Cerchia: realmente è impegnato per lo sviluppo sociale della zona. «Per la prossima edizione abbiamo altre idee. Praticamente vorremmo inserire anche i ragazzi delle scuole superiori. Con molta probabilità riusciremo a portare avanti l’iniziativa. Ovviamente serve l’aiuto di tutti. Il rilancio del quartiere passa attraverso la valorizzazione dei giovani».
Commenti
Purtroppo cari politici vi ricordate
e di noi solo durante le elezioni