Lunedì, 25 Nov 24

Tu sei qui:

Iscrizioni scolastiche, la Media fa il record

Erano quasi dieci anni che non si registrava una percentuale così alta (88%) di alunni che dalla “De Amicis” si trasferivano alla “Masi”

L'andamento delle iscrizioni

Con la ricezione nei giorni scorsi via e-mail della avvenuta accettazione della domanda si è conclusa di fatto la procedura di iscrizione on line alle scuole Primaria, Medie e Superiori. Alla scuola dell’Infanzia, invece, non solo è possibile continuare ad iscriversi, ma la procedura è la stessa seguita negli anni passati, ovvero compilando l’apposita domanda cartacea. Ad ogni modo, anche le iscrizioni on line non hanno creato particolari problemi ed oggi, attraverso i dati ufficiali forniti dal dirigente Parziale siamo in grado di fare un raffronto con gli anni passati.

I dati più attesi erano quelli riguardanti la scuola Media, sia per ragioni legate alla novità dell’accorpamento, sia per verificare se l’inversione del trend negativo andava consolidandosi. E, numeri alla mano, si può certamente constatare che il numero di iscritti è stato significativamente superiore a quello degli altri anni (e, di conseguenza, è calato il numero di iscritti ad altri istituti): su 138 alunni attualmente frequentanti la quinta classe della scuola Primaria ben 122 (88%) hanno deciso di restare ad Atripalda e solo 16 (12%) di cambiare città. E nello specifico: 9 si sono iscritti alla “Cocchia”, 3 alla “Da Vinci”, 1 al “Colletta” e 1 alla “Solimena” di Avellino, 1 a Volturara e 1 a Candida. Quello dell’88% rappresenta il dato migliore dal 2007 in poi, da quando, cioè, sotto la gestione Sarni si registrò il crollo di iscrizioni (71%). E ciò forse potrà anche significare una prima classe in più. Dunque, a quanto pare il lavoro del dirigente Parziale (e di Medugno fino allo scorso anno) e delle insegnanti, insieme agli incontri informativi, hanno convinto molte famiglie a scegliere la Media di Atripalda, anche se chi ha deciso diversamente avrà certamente avuto ottime ragioni per farlo data la delicatezza e l’importanza della decisione ai fini della formazione dei ragazzi.

Sui 113 ragazzi, invece, che hanno lasciato la Media, 13 hanno deciso di iscriversi al Liceo Scientifico “De Caprariis” diretto da Berardino (non sappiano se siano pochi o tanti perché non abbiamo i dati del passato) mentre tutti gli altri hanno optato per licei, istitutivi tecnici e professionali del capoluogo.

Le note dolenti, invece, arrivato alle iscrizioni alla scuola dell’Infanzia, quest’anno calate in ogni plesso. Il totale dei nuovi iscritti è di 76 bambini (contro i 99 dello scorso anno), ma è difficile dire oggi se saranno conservare le attuali dodici classi e se, per esempio, ciò potrà imporre una riflessione sulla opportunità o meno di conservare i tre plessi cittadini. Anche perché la flessione potrebbe avere almeno due spiegazioni: il calo demografico dell’anno 2011 e l’aumento delle tariffe della mensa scolastica che ha scoraggiato soprattutto i non residenti (in cinque anni la quota mensile è passata da 33 a 75 euro). Praticamente invariate, infine, le iscrizioni alla scuola Primaria (126) anche se c’è stato lo spostamento di “mezza classe” dalla “Mazzetti” di via Manfredi (-13) alla “De Amicis” (+12) e se ciò certamente non avrà effetti sul numero totale delle prime classi (2+4) è auspicabile un leggero travaso da un plesso all’altro. In generale, comunque, il numero di alunni dell’istituto comprensivo è calato di 29 unità rispetto allo scorso anno, passando da 1.298 a 1.269.

E-mail Stampa PDF

Commenti  

 
#4 boom 2014-03-18 13:40
In tutta franchezza, le valutazioni che questo giornale ha fatto negli ultimi 8 anni sui presunti "tracolli" e sulle altrettanto presunte "esplosioni" di iscrizioni fanno sorridere. Il campione è talmente ridicolo, in termini numerici, che al massimo (e qui sarei d'accordo ...) si potrebbe parlare di qualche passaggio in più o in meno alla Masi ... Un numero di passaggi in più o in meno talmente insignificante, che potrebbe essere legato a contingenze che nulla attengono a scelte di qualità, quanto a scelte legate ad opportunità logistiche. Dunque, se veramente a questo giornale sta a cuore la "qualità" sarebbe molto più interessante e serio intercettare le famiglie degli alunni "transumanti" e capire i motivi che le hanno indotte a scegliere altrove, senza spararle grosse, immotivatamente …
***
NdD - Ben vengano commenti come questo perché spingono a porsi una serie di domande anche se confesso di non aver capito bene il senso del ragionamento. Il commento, infatti, contiene una forte contraddizione, perché prima teorizza che l’aumento o il calo degli iscritti potrebbero essere frutto di contingenze e poi invita a capire quali sono i veri motivi che spingono alcune famiglie a scegliere altre scuole. In ogni caso, qui nessuno spara niente, piccolo o grosso che sia. Si dà, evidentemente, conto di un fenomeno, a volte enfatizzandolo, perché si ritiene giusto farlo per attirare l’attenzione della pubblica opinione e delle istituzioni in generale. E’ un modo come un altro per parlare della nostra scuola. Il ruolo della stampa è anche questo. E sono anni che accendiamo puntualmente i riflettori sulla scuola in occasione del periodo delle iscrizioni per esercitare un’attività di monitoraggio e di confronto molto utili a capire alcune dinamiche. E i numeri sono numeri, e chiunque può interpretarli. (G.R.)
 
 
#3 lory 2014-03-16 11:41
voglio rispondere al signore LUpetto che non ha considerato che si perde l'identita di un territorio ,di un quartiere di Atripalda altamente popolato e dove l'utenza scolastica è numerossisina
 
 
#2 carlo 2014-03-13 16:12
e così sia:-> finalmente hanno kapito......... ............... ............... .
 
 
#1 Lupetto 2014-03-12 12:56
Tre scuole dell'infanzia sembrano effettivamente troppe... quella di contrada spagnola non ha più molto senso, si potrebbe darla in gestione a qualche associazione cittadina per organizzare eventi all'aperto d'estate e al chiuso d'inverno.