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La Missione giovanile ha acceso... una luce

Lo scorso fine settimana, i ragazzi delle due parrocchie cittadine hanno intrapreso una fase di annuncio dell’amore di Cristo in modo semplice e diretto

Il gruppo nella chiesa del Carmine per Una luce nella notte

Lo scorso 26 marzo, con la fiaccolata dei giovani nella piazza di Atripalda, è ufficialmente cominciata l’iniziativa Missione popolare Giovanile “Egli entrò per rimanere con loro” promossa dai giovani delle due parrocchie della nostra cittadina che, insieme ai parroci don Enzo De Stefano e don Ranieri Picone, hanno intrapreso una missione di annuncio, nei vari ambienti e contesti in cui i giovani si muovono.

Guidati da fra’ Michele Prata, sostenuto da altri fedeli compagni, sia frati che suore, hanno annunciato l’amore di Cristo in modo semplice e diretto: alle fermate degli autobus che portano i ragazzi a scuola, presso la scuola stessa attraverso una cappella allestita nel Liceo Scientifico “V. De Caprariis” (che ha riscosso molto successo tra gli studenti), ma anche al di fuori di quest’ambito. Lo sport è stato centrale nella missione: un torneo di calcetto a contrada Ischia ha avvicinato tantissimi ragazzi alla fraternità e al confronto. Qual è però il modo migliore per trascinare i giovani se non quello di arrivare nei luoghi in cui solitamente amano passare il loro tempo? E’ per questo che alcuni gruppi di “giovani missionari” hanno portato una piccola parola di gioia anche in Piazza, nella Villa comunale e per le strade del paese, organizzando anche dei momenti di animazione con balli e canti, nonché forti testimonianze di giovani che dopo aver provato gli sballi più estremi hanno sperimentato la Felicità Vera soltanto davanti al Crocifisso.

Il culmine dell’esperienza missionaria è stata sicuramente la sera di sabato scorso con la celebrazione “Luci nella notte” che ha visto la Chiesa del Carmine aperta tutta la notte per i giovani che avevano voglia di passare qualche istante con il Signore mentre i missionari invitavano a pregare lasciando una luce, simbolo del loro passaggio. La conclusione dell’annuncio, domenica in Piazza Umberto I dove i giovani, con il valido supporto dei frati ballerini, hanno urlato a gran voce la loro gioia di vivere con e per il Signore, in un bellissimo e coinvolgente flash mob.

Gioia e pienezza, amore per le cose semplici, solidarietà, empatia e profondità questi i valori che i giovani di Atripalda hanno cercato di trasmettere in pochi giorni di missione e che sperano siano entrati in qualche cuore dei loro compagni, anche apparentemente più lontani.

Giovani Missionari Atripalda

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Commenti  

 
#4 enrico 2014-04-14 19:55
Caro antiquato, infatti il tuo ragionamento è degno di una personalità da australopiteco, ancora ignaro dell'unico e trino Dio rivelatosi all'uomo e della sua irruzione nella storia. Egli individuava Dio negli elementi naturali di sua scelta tendendo alla perfezione (che tu identifichi in Dio stesso) ma non conoscendo l'anima né tantomeno avvalorandola come un dono eterno del divino.
Per quanto riguarda la modernità della religione cattolica, c'è da dire che essa si è fermata all'anno 33 (senza calcolare gli errori storici), quando Cristo è risorto e ha fondato la sua Chiesa su Pietro, che lo aveva rinnegato tre volte: da allora, la sua dottrina è sempre stata fedele alla Parola di Dio e ha resistito, insieme alla sua santa e peccatrice Chiesa, per 2000 anni. Non vedo perché devi arrivare tu e i tuoi simili a demolire la fede del popolo di DIo, che ha resistito a mille tentazioni, a milioni di peccati e a miliardi di cambiamenti in ogni coordinata spazio-temporal e, ma si è sempre preoccupato di annunciare nella carità la buona notizia del Dio che si è fatto come noi per farci come lui.
Ultimo ma non ultimo: se non è questa la Chiesa che esce dalla sagrestia per stare in mezzo alle strade, per andare dai giovani senza aspettare che la loro vita piena di crisi li conduca da essa, per far riscoprire, seppur in pochi giorni e molto limitatamente, la bellezza e la gioia della fede, per "ammodernarsi" e conoscere i giovani e non solo, dovresti spiegare che cosa vuoi da te stesso e da Dio. E il fatto che questa iniziativa venga da un sacerdote come Don Enzo, non conosciuto per la sua apertura d'animo o per la sua finezza, per me è ispirazione dello Spirito Santo: per te sarà una fandonia, ma ti inviterei a fartene una ragione.
 
 
#3 antiquato 2014-04-10 20:19
alla modernità della religione "cattolica" preferisco quella degli avi dove l'uomo è al centro e non altri e non intermediari tra uomo e "dio":-> l'uomo deve sapere ciò che vuole e deve cercarlo nel suo percorso di vita e non essere trattato come pecora di un gregge di cui non apprezzo i pastori?...budd a insegnava ai suoi discepoli di cercare la saggezza la luce interiore che ognuno dentro di se può cercare nel suo cammino senza necessariamente celebrare santi e gerarchie:->son o questi i veri valori che avvicinano l'uomo a dio dove dio non è altro che la perfezione del tutto" ciao
 
 
#2 mimmo 2014-04-09 18:36
ogni tanto vado a messa a san Pasquale e c'è qualche frate la domenica. ogni tanto capita qualche iniziativa come questa, alla quale mio figlio ha partecipato al link. i frati fortunatamente non hanno abbandonato atripalda.
 
 
#1 ottima iniziativa 2014-04-09 11:27
finalmente una cosa degna di nota al nostro paese!
questi ragazzi hanno portato un pò di colore e soprattutto un messaggio sano. Atripaldesi, prendete esempio. peccato non essere stato al corrente per tutte le iniziative.