Venerdì, 22 Nov 24

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Alla "Masi" i nostri figli costretti a pulire

Gentile Direttore,

siamo un gruppo di genitori di ragazzi che frequentano la scuola media Statale “R. Masi” di Atripalda, ci rivolgiamo a Lei chiedendole di pubblicare un appello sulle vostre pagine, anche se per qualcuno la nostra richiesta potrebbe sembrare ridicola, viste le notizie che giungono quotidianamente dai mezzi di informazione, da genitori e tutori della salute dei nostri figli, gradiremmo che questi frequentassero una scuola, che come struttura e pulizia, garantisse la salute e l'igiene dei piccoli alunni. Le segnalazioni dei ragazzi riguardano le precarie condizioni igieniche della palestra, locale pieno di polvere e trascuratezza dei dipendenti addetti alle pulizie (ma chi sono gli addetti?), alcuni alunni hanno ramazzato (su ordine degli insegnanti) gli angoli della stessa… ma con scarsi risultati, le aule mancano di tinteggiatura, i bagni fra scarabocchi sui muri e porte rotte, assenza di detergente e tovagliette per le mani lasciano molto a desiderare..., ci è difficile pensare che quotidianamente i banchi e gli attrezzi usati dalle scolaresche vengano lavati e disinfestati così come previsto dalla recente Circolare Ministeriale del Ministero della Salute, per non parlare della trasparenza dei vetri alle finestre e dall'assenza di battiscopa da cui fuoriescono scarafaggi, formiche ed altro... Siamo seriamente preoccupati, in ogni famiglia l'igiene personale e degli ambienti frequentati sono di fondamentale importanza maggiormente in questo periodo, percorso da influenze, virus, contagi addirittura mortali, pertanto chiediamo che la salute dei nostri figli sia garantita, fuori dalle nostre case, in strutture pubbliche al 100%. Di tutte queste carenze il personale docente e la Preside, cosa ne pensano?? Quali interventi attinenti la problematica sin qui denunciata sono stati effettuati prima dell'apertura dell'anno scolastico?? In segreteria noi genitori ci siamo stati e sembra tutto lindo e pinto.

Un gruppo di genitori alunni della “Masi”

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