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Comitato “San Sabino”, Iannaccone rinuncia al ruolo di coordinatore

Quasi certamente i festeggiamenti di settembre si svolgeranno solo solo in forma religiosa. Il comitato uscente sta preparando un duro comunicato

Gerardo Iannaccone

Il nuovo coordinatore del Comitato festa “San Sabino” non sarà Gerardo Iannaccone ed una tradizione che dura quasi ininterrottamente da quattro secoli, da quando (1612) le reliquie furono traslate dalla chiesa allo Specus, rischia di cessare. Il presidente dell’associazione Adelpa - Amici del Presepe si è incontrato col parroco di Sant’Ippolisto, don Enzo De Stefano, giovedì scorso per rassegnargli formalmente la propria indisponibilità a ricoprire il ruolo di coordinatore del comitato festa. «Ringrazio il parroco per la fiducia - ha dichiarato Iannaccone - ma non vi sono le condizioni per assumere un impegno del genere. Mentre sono convinto che la città abbia bisogno, mai come in questo periodo, di ritrovarsi intorno ai suoi santi per poi provare a farlo anche intorno all’impegno civile, debbo confermare che personalmente non me la sento: impegni lavorativi e condizioni poco idonee ad un mio coinvolgimento diretto mi spingono a declinare l’offerta di quanti mi hanno chiesto di impegnarmi. Tra l’altro la mia opinione sul ruolo del coordinatore e del comitato festa è diversa dall’interpretazione di stampo classico che se n’è data finora perché, a mio avviso, non ha senso avere tante feste scollegate fra loro, ma è necessario lavorare sinergicamente per creare tutti insieme momenti di aggregazione religiosa e civile intorno ai santi e alle tradizioni. E, sotto questo profilo - conclude il presidente -, i primi a dare l’esempio dovrebbero essere proprio i due parroci, cercando di dialogare maggiormente fra loro».

Dunque, non sarà Gerardo Iannaccone a succedere a Giovanni D’Agostino, dimessosi dopo quattro anni alla guida del Comitato festa (prima di lui era toccato per un anno ad Antonio Capaldo e prima ancora al cav. Gennaro Marena, fin dagli anni ’60, quando la festa patronale era organizzata dal Comune per il tramite del segretario comunale Alberto Leone con il supporto dei Vigili urbani).

A questo punto è molto probabile che se non si faranno avanti altre persone (c’era stata la disponibilità di Carmine Pesca, ma bisogna verificare se è ancora così), don Enzo De Stefano sarà costretto a limitare i festeggiamenti di settembre in onore di San Sabino alla parte religiosa, con una doverosa concessione solo per i fuochi d’artificio e la banda musicale.

In queste ore si apprende che il comitato uscente sta preparando un duro comunicato che sarà diffuso nelle prossime ore.

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Commenti  

 
#12 errico 2014-08-04 13:53
Se avesse detto la verità e fosse stato una persona onesta, si sarebbe prodigato per cambiare le cose. Invece è solo uno dei tanti omertosi, adulatore non so ancora nei confronti di chi (come tanti altri...).
 
 
#11 ornella 2014-08-03 08:32
ma sto iannaccone sempe miezo sta.. con associa ha dimostrato quanto vale, cioè nulla. oggi lo si propone per comitati, associazioni.. mah.. come [...] int' a sto paese!
 
 
#10 ROBERTO 2014-08-01 20:08
MENO MALE CHE HA RINUNCIATO ALTRIMENTI ORGANIZZAVA UN'ALTRA ESTRAZIONE.
 
 
#9 Sabino 2014-08-01 17:31
Il signor Gerardo iannaccone la pensata bene a non accettare L' incarico di coordinatore della festa di San sabino, perché ci vuole fatica e uomini, da solo non fa niente , oltre lui a racimolare soldi( il comune no caccia nulla) , ci vogliono persone che fanno la cerca per le case per fare una buona festa, poi san sabino e il santo principale di Atripalda.
 
 
#8 Marcello 2014-08-01 11:27
Gerardo sindaco e non masto e festa che non gli si addice.
 
 
#7 Alfredo 2014-08-01 11:26
Quelle quattro bancarelle fatele mettere in piazza sparavigna
 
 
#6 Gerardo 2014-08-01 08:18
il problema non è solo di Atripalda. In tutta l'Irpinia ormai vi sono troppe manifestazioni "arrunzàte" solo per la bramosìa degli organizzatori e per la perenne rivalità (che poi dovrebbero spiegarmi il perchè) tra i vari gruppi e grupparielli. Ci vorrebbe un intervento provinciale di coordinamento e di supervisione fatto da persone competenti. Per il resto sono pienamente d'accordo con Genoveffa.
 
 
#5 pasquale 2014-08-01 08:17
iannaccone aspira a poteri ben più alti.. purtroppo!
 
 
#4 errico 2014-07-31 15:44
Iannaccone: "(...) la mia interpretazione sul ruolo del coordinatore e del comitato festa è diversa dall'interpreta zione di stampo classico che se n'è data finora (...) non ha senso avere tante feste scollegate fra loro, ma è necessario lavorare sinergicamente per creare tutti insieme momenti di aggregazione religiosa e civile intorno ai santi e alle tradizioni".
Sei un altro bel soggetto, caro Gerardo, che dice democraticament e quello che pensa e poi declina le responsabilità di un eventuale incarico. Persone così servono a poco per cambiare il comitato e non solo, nella nostra devastata terra. Non abbiamo bisogno di "interpretazion i" o diagnosi, sono capace anche io di farle, ma di gente che propone e pratica soluzioni effettive al problema, e lo faccia in prima persona.
 
 
#3 Antonio 2014-07-31 06:36
Ma che tenino a rice.