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Gli amici a quattro zampe lanciano l’SOS

L’Aipa ha bisogno di volontari e di tutto ciò che è necessario per gestire al meglio il rifugio di contrada Valleverde

Ecco come cani e volontari si... salutano (nella foto Valentina La Sala)

L’AIPA (associazione irpina protezione animali) gestisce la struttura di contrada Valleverde, rifugio da quasi 25 anni per gli amici a quattro zampe, abbandonati per strada e sottratti ad un triste destino. Attiva dal 1989, ospita più di 200 cani ed è da sempre in sovraffollamento. I cani vivono tra box in buone condizioni grazie al generoso impegno della Presidente, sig.ra Angela Luongo e dei volontari. E' una scelta di grande solidarietà e impegno, proprio perché le mansioni sono tante, dalla distribuzione del cibo, alla pulizia dei box e degli spazi comuni, alla somministrazione delle terapie farmacologiche, alla cura dei nostri amici, al ricevimento del pubblico.

Sappiamo che non è facile andare a visitare un canile e per di più lavorarci; la paura di soffrire nell'incrociare quegli sguardi è tanta, ma i volontari che operano da diversi anni ci hanno assicurato che già dalla seconda volta rimane solo la voglia di accudirli e dargli più affetto possibile. Ogni volontario è tenuto a saper svolgere tutte queste mansioni chiaramente dopo essere stato affiancato da un volontario più anziano, ognuno poi potrà dedicarsi all'attività che ritiene di saper svolgere al meglio. Per diventare volontario ci si deve iscrivere all'Associazione; con un minimo contributo verrà rilasciata una tessera d'iscrizione della durata di un anno. Per chi, invece, non ne avesse la possibilità, si prevedono adozioni a distanza, con le quali si sceglie un cane e ci si impegna a donare una piccola cifra - anche simbolica - per il suo mantenimento.

Si avvicina l’inverno ed ho chiesto ad Angela di cosa c’è più bisogno per i nostri amici a quattro zampe: «Ecco quello di cui abbiamo urgente bisogno: wurstel per dare le medicine, enterogermina per i cani con dissenteria e scatolette di carne di qualunque tipo, detersivi igienizzanti (candeggina), coperte dismesse per ripararli dal freddo, attrezzi per la pulizia dei box, ciotole in metallo, ... ma serve soprattutto combattere il randagismo, i maltrattamenti e gli esperimenti su tutti gli animali; facciamo crescere i nostri figli nel rispetto di tutti gli esseri viventi, solo allora potremo parlare di civiltà. Bisogna guarire dalla malattia dell’indifferenza».

Anche Papa Francesco in visita al sacrario di REDIPUGLIA, ha fortemente stigmatizzato la tendenza al disimpegno, al “non me ne importa” di ciò che ci accade intorno. Servire è il verbo della gioia, della libertà, della bellezza. Forza, Amici di buona volontà, vi invitiamo a visitare il canile di Atripalda dove troverete tanti piccoli amici che vi sorprenderanno con la loro voglia di dare affetto senza chiedere nulla in cambio.

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Commenti  

 
#2 Angela Luongo 2014-09-26 17:56
Grazie Concetta ha saputo leggere e trascrivere ciò che conserviamo nel cuore. Bauuuugrazie dai pelosi del canile comunale di Atripalda. Fiore all'occhiello di una società civile. Angela Luongo Presidente Aipa
 
 
#1 augusto 2014-09-22 11:22
Cercate di aiutare i volontari che veramente ne hanno bisogno.