Martedì, 16 Lug 24

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Il Vangelo della Domenica

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 1, 35-42)

Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa

In quel tempo Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa maestro –, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio. Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» – che si traduce Cristo – e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» – che significa Pietro.

Commento di Concetta Tomasetti

Che volete? È la prima parola che Gesù pronuncia nel vangelo di Giovanni: che volete? Chiede ragione della loro scelta. Dio non vuole discepoli a rimorchio, cristiani sbadati, cattolici per abitudine. Chiede consapevolezza. Il nostro è un Dio che chiede di seguirlo, ma da adulti. La fede non è mai un comodo rifugio che ci protegge dal mondo cattivo, il tappeto sotto cui nascondere le nostre miserie. Dio vuole uomini veri e liberi. Sono spiazzati, Giovanni e Giacomo. Troppo forte e diretta la domanda per non inquietare. Cosa cercano? Non lo sanno ancora. Chiedono aiuto, un qualche appiglio, un punto di riferimento.

Dove abiti? Quanto bisogno di certezze abbiamo prima di poterci fidare! Quanti "se" e "ma" mettiamo prima di dire il nostro "sì" definitivo al Signore.! E lui che, allora come oggi, ci risponde: venite a vedere. Non chiedere, fidati, muoviti, fa' diventare questa ricerca un'esperienza, investi. Noi per primi siamo chiamati ad andare a vedere, noi per primi siamo chiamati a fare l'esperienza della sequela. Ed essi andarono, videro e restarono con lui. Dopo essersi fidati restano, accettano, si lasciano coinvolgere. L'annotazione finale di Giovanni è simpaticissima: erano circa le quattro del pomeriggio. Quel giorno, quell'istante, è così importante per lui che segna l'inizio di una vita nuova. Sono passati forse sessant'anni da quell'evento e il discepolo ricorda l'ora precisa, tutto è cambiato, ormai, per Giovanni e Andrea: quel giorno è stato come l'inizio di una nuova Creazione. La risposta di Gesù ad ogni discepolo è sempre: vieni e vedrai. Vedrai che il mio cuore è a casa solo accanto al tuo. Buona settimana, Amici!

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