Martedì, 16 Lug 24

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Il Vangelo della Domenica

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 1,14-20)

Gesù disse a Simone e a Andrea: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini»

Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo». Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.

Commento di Concetta Tomasetti

Il nostro Maestro inizia la sua predicazione dicendo: "Il tempo è compiuto e il regno di Dio è qui". Con la venuta di Gesù, con l'inizio della sua vita pubblica, è iniziato il regno di Dio. Quando si parla di regno, generalmente si pensa a dominazioni, a guerre, a ingiustizie e sofferenze, a servitori, a padroni... ma questa è una caratteristica dei regni umani! Questo non è il regno di Dio! Diciamo ora come è il regno di cui parla Gesù. E' un regno di giustizia, di amore e di pace: sono solo tre parole, ma sono così importanti che riassumono lo stile di vita del cristiano. Nel vangelo, Gesù ci propone due condizioni per far parte di questo regno ed essere perciò felici: la prima è CONVERTITEVI, la seconda è CREDETE NEL VANGELO.

CONVERTIRSI: sapete qual è il primo significato? Cambiare il modo di pensare. La seconda condizione di cui ci parla Gesù è CREDERE NEL VANGELO: fidarsi, accettare la sua proposta di vita, credere che Dio ha progettato un disegno così bello per la vita di ciascuno di noi che la nostra mente nemmeno può immaginare... Dopo aver annunciato queste prime parole, Gesù vede Simone, Andrea, Giacomo e Giovanni, pescatori di pesci, e li chiama a diventare "pescatori" di uomini. Pescare significa gettare le reti e tirare fuori dal mare. Il mare, nella mitologia dell'antico Medio Oriente, era il luogo della "non vita", rappresentava i regni del male, delle ingiustizie, delle corruzioni, delle bugie, degli imbrogli... Entrare nella logica del regno di Dio è tirare fuori dal "mare" gli altri, liberarli dalle reti che li tengono prigionieri. I quattro apostoli che Gesù chiama accettano, pur senza capire subito pienamente, perché si fidano di lui. Anche a noi è chiesto di staccarci dalle reti che ci impediscono di essere delle persone libere! Le reti potrebbero essere i capricci, le troppe comodità, la pigrizia, gli egoismi, il volere tutto e subito, le prepotenze, le nostre sicurezze... Gesù chiama ognuno di noi ad entrare liberi in questo Regno e ci invita a "pescare" più uomini possibile. Per essere felici. Buona settimana. Amici!

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