Martedì, 16 Lug 24

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Prevista a fine maggio l’edizione 2015 della fiera del libro

La formula ormai collaudata non cambierà, così come resta immutato l’obiettivo di promuovere la cultura attraverso la lettura

La prima edizione risale al 2010

L’associazione “Cento uomini d’acciaio”, attraverso il presidente Ciro De Pasquale ed il vicepresidente Gioso Tirone, ha già presentato al Comune la richiesta di utilizzo della Dogana dei grani dal 28 al 30 maggio: sono queste le date ipotizzate dagli organizzatori per l’edizione 2015 della fiera del libro. Un’iniziativa nata nel 2010, che ha ospitato finora tutte le edizioni tranne quella d’esordio e che ha visto sfilare personaggi come Sergio Zavoli, Aldo Masullo, Irene Pivetti, Rosaria Troisi, Renato Scarpa e tanti altri, cresciuta notevolmente negli anni fino a divenire un appuntamento irrinunciabile.

La manifestazione, che prenderà il nome di “Libri in Dogana” proprio per sottolineare il profondo legale con l’edificio di piazza Umberto I, sarà abbinata al premio nazionale di giornalismo scolastico “Carmine Scianguetta”, organizzato dall’istituto comprensivo di Manocalzati. Inoltre, durante i tre giorni della fiera sarà organizzato dall’ordine dei giornalisti della Campania uno dei corsi di aggiornamento professionale necessari ad ottenere i crediti formativi per la conservazione dell’iscrizione all’albo.

La formula ormai collaudata non cambierà, così come resta immutato l’obiettivo di promuovere la cultura attraverso la lettura di ogni genere di libro, dalla narrativa alla poesia, alla saggistica, al giornalismo locale e nazionale. E come nelle precedenti occasioni saranno senz’altro coinvolte le scolaresche per interloquire con gli autori dei libri che saranno presenti alla fiera. Lo scorso anno sono stati più di duecento, provenienti da ogni parte d’Italia, a partecipare a titolo assolutamente gratuito.

La fiera del libro, inoltre, si sposa perfettamente con il territorio e, dunque, non è escluso che nell’occasione possano essere immaginate iniziative collaterali che puntino a far conoscere maggiormente Atripalda ed i suoi preziosi tesori. A differenza del passato, i due principali organizzatori, la casa editrice “il Papavero” di Donatella De Bartolomeis e l’associazione “Cento uomini d’acciaio”, hanno deciso di dividere le proprie strade e procedere individualmente. Tuttavia, restano intatti il significato e la forzati una manifestazione che nel corso degli anni ha saputo guadagnarsi apprezzamenti sia da parte delle case editrici, che degli autori che dei fruitori, divenendo rapidamente un punto di riferimento culturale sia per l’Irpinia che per la Campania.

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