Nel giorno della festa del lavoro prenderà vita l’idea del maestro Tranchese: da venerdì a domenica spazio all'estro e alla creatività
La “piazzetta degli artisti” ha cominciato a prendere forma. L’idea del maestro Carmine Tranchese si è materializzata davanti ad una ventina di persone intervenute nella sede della Pro Loco per manifestare interesse e disponibilità a cambiare il volto della piazzetta annessa a piazza Garibaldi per farne un luogo dove mettere in mostra il proprio talento artistico.
Oltre al “padrone di casa” Lello Labate, presidente della Pro Loco, erano presenti altre associazioni cittadine come il Forum dei Giovani con Andrea Famiglietti e Chiara Rubicondo, gli Scout con Sabino Nazzaro, gli Amici del Presepe con Oreste Iarrobino, il consigliere comunale Ulderico Pacia, l’ex consigliere comunale Lello La Sala, ma anche artisti come Antonio Abete o semplici cittadini come Ivan Rizzitelli e Luca Criscuoli.
La risposta, insomma, non si è fatta attendere ed il maestro Tranchese ha illustrato la sua idea, cioè quella di rendere vivo quel luogo strategico di piazza Garibaldi attraverso un tocco di colore al gazebo e alle panchine, per poi, attraverso la realizzazione di una ventina di opere di altrettanti artisti, farne uno spazio che assomigli ad un museo all’aperto: «Sul gazebo immagino, per esempio, dei grossi girasole, ma vorrei che tutti si facessero trasportare dalla propria ispirazione per realizzare qualcosa di veramente originale e artistico. Po immagino un concorso aperto alle accademie ed ai licei artistici per selezionare altre opere da incastonare nelle pareti. Molte aziende hanno aderito garantendoci il materiale occorrente: Progress, Salvi-Prezioso, Barbarossa, RT Metalli, Le Clicquot e altri hanno già abbracciato l’idea assicurandoci pittura, pennelli, carta vetrata, guanti e tutto ciò che occorre. Altri, come il consigliere Pacia, sono pronti a sostenere piccole spese. Ora dobbiamo solo decidere quando cominciare».
Dopo una breve discussione che ha coinvolto tutti i presenti sono state immaginate le prime tre date di venerdì primo maggio, sabato due e domenica tre. «Il primo maggio è una data fortemente simbolica - ha affermato Lello La Sala - e adatta allo scopo perché sostanzialmente coincide con quella in cui ognuno di noi deciderà di mettere il proprio lavoro a disposizione di tutti. E credo anche che dovremmo trovare la maniera per ricordare il compianti Galante Colucci che nel dopoterremoto proprio a pochi passi da quel posto si piazzò davanti alle ruspe per evitare che le tracce della nostra storia fossero cancellate per sempre. Infine, spero che la piazzetta sia aperta ad ogni forma d’arte, per esempio, coinvolgendo Cinzia Spiniello, anche ad un reading delle poesie di Alfredo Bonazzi, nato proprio nel centro storico, che si è lungamente battuto per la chiusura dei manicomi criminali».
Comunque, ognuno ha detto la sua: Nazzaro, Labate, Rizzitelli, Criscuoli si sono a lungo interrogati su come ricercare e ottenere le necessarie condizioni di sicurezza e le opportune autorizzazioni. In ogni caso l’idea della piazzetta ha davvero acceso la passione, l’interesse e la voglia di stare insieme grazie all’arte in ogni sua espressione. E Tranchese già può esserne fiero.
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