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Da un anno San Sabino è senza comitato festa

Nessuno ha raccolto l’appello del parroco e i festeggiamenti di settembre sono a rischio. Pesca: Don Enzo dovrebbe favorire un incontro fra le associazioni alla presenza dell’Amministrazione comunale

Carmine Pesca

Il tempo è scaduto e il comitato festa San Sabino non si è rinnovato. Il parroco don Enzo De Stefano, dall’altare della chiesa madre, nel marzo scorso, rilanciò l’appello a quanti avrebbero potuto aiutarlo nell’organizzazione dei festeggiamenti civili e religiosi in onore del santo patrono nel prossimo mese di settembre. E indicò una scadenza: il 30 aprile. Quella data è passata e, a quanto pare, inutilmente perché, nel frattempo, si sarebbe proposta una sola persona. Il comitato festa, che da un anno esatto non esiste più, non riesce ad essere ricomposto e, dunque, con ogni probabilità anche i prossimi festeggiamenti saranno gestiti separatamente: i civili dall’amministrazione comunale ed i religiosi dalla parrocchia. Il sindaco Spagnuolo ha già dato la propria disponibilità ed, in attesa di verificare quale sarà l’orientamento di don Enzo De Stefano, ad avanzare una proposta è Carmine Pesca, componente dell’ex comitato festa, sul punto di divenirne il coordinatore dopo le dimissioni di Giovanni D’Agostino, eventualità non concretizzatasi perché, nel frattempo, il comitato si era dissolto.

Signor Pesca, pare che nessuno voglia raccogliere la vostra eredità…

«A quanto pare è proprio così, la situazione è sempre ferma ed il rischio che anche i prossimi festeggiamenti patronali si possano svolgere in tono minore si fa sempre più forte».

Lei cosa propone?

«Premesso che don Enzo sa bene che alcuni di noi del vecchio comitato, a prescindere da tutto, sono pronti a dargli una mano per l’organizzazione dei festeggiamenti religiosi, credo che possa essere fatto ancora qualche tentativo per ricomporre un comitato festa San Sabino. Una tradizione secolare non può scomparire senza aver provato in tutti i modi a farla sopravvivere».

Qual è la sua idea?

«Don Enzo potrebbe farsi promotore di un incontro fra l’Amministrazione comunale, esponenti del vecchio comitato e, soprattutto, rappresentanti delle associazioni che orbitano intorno alla parrocchia di Sant’Ippolisto come l’Azione cattolica, l’Apostolato della preghiera, le confraternite e così via. Basterebbe la disponibilità di un paio di esponenti per ogni gruppo a formare un vero e proprio comitato, dove ognuno farà la propria parte, seguendo un programma unico ed evitando sovrapposizioni e incomprensioni destinate a nascere se eventualmente dovessero esserci più soggetti promotori».

Lei crede che don Enzo ci riuscirà?

«Dovrebbe quantomeno provarci. Anche perché è l’unico che può farlo, nessuno può sostituirsi a lui visto che di diritto è il presidente del comitato festa. Detto questo nessuno si nasconde che i tempi sono difficili e mettere in piedi una festa all’altezza della tradizione è quasi impossibile. Un tempo la festa di San Sabino di settembre era considerata il “Natale degli Atripaldesi” tanto era importante sia dal punto di vista religioso che sociale. E per questo val la pena insistere».

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Commenti  

 
#4 errico 2015-05-09 13:30
Perché coinvolgere sempre gli stessi gruppi ed associazioni parrocchiali, il cui ruolo, nella fattispecie, sarebbe quello di animare le celebrazioni religiose e coadiuvare il parroco nella loro organizzazione, quando vi sono 11.000 persone, forse persino più competenti del parroco o degli associati, le quali non fanno parte di nessun gruppo ma, mosse da fede o da pietà per l'apatia altrui, potrebbero offrire per la prima volta il loro aiuto e costituire un comitato? D'altro canto, molte persone che appartengono a queste associazioni (transeat per quelle formate prevalentemente da persone anziane o da minorenni) sono state le prime sorde agli appelli di Don Enzo, per cui penso che questa proposta, per quanto audace, legittima e non del tutto incondivisibile , sia totalmente inadeguata.
E, perdonatemi se insisto ancora, perché continuate a chiamare in causa per prima l'amministrazio ne comunale nell'organizzaz ione della festa del patrono? Forse che esistono due San Sabino, uno civile, da organizzarsi da parte della città, ed uno religioso, affidato alla parrocchia e ai fedeli? L'amministrazio ne ha voluto dare una mano l'anno scorso date le contingenze, e le siamo grati, ma ora cosa può fare e perché dovrebbe appoggiare un eventuale comitato per festeggiamenti patronali?
 
 
#3 La festa 2015-05-08 21:18
Per me Carmine Pesca, negli anni ha dimostrato il suo attaccamento per la festa di San. Sabino, e' stato sempre presente, e l' unico che merita di diventare coordinatore di un comitato festeggiamenti, bisogna dargli una mano, con l' aiuto dell' amministrazione comunale, della parrocchia e di qualche volontario giovane della Misericordia, Protezione Civile, Pro Loco, Azione Cattolica e Scout si potrebbe formare un comitato che potrebbe girare per Atripalda per la raccolta di fondi per organizzare una bellissima festa per il nostro caro Patrono San. Sabino; Forza Carmine, segui questa mia idea, cerca dei giovani collaboratori tra queste associazioni che hanno tanta voglia di creare qualcosa di bello, ne bastano una decina, la nostra festa patronale deve ritornare ai fasti di una volta, vedrai che sicuramente ne troverai molti che ti aiuteranno, e fate presto il tempo che rimane per organizzare un bellissimo programma e poco, auguri te li meriti con tutto il cuore.
 
 
#2 insalata mista 2015-05-08 15:29
bella Zazà
 
 
#1 semprevigile 2015-05-08 15:23
Se il giocattolo si è rotto e nessuno vuole prendersi l'eredità ci saranno dei motivi? Forse per chi è stato per anni nel comitato festa di San Sabino questo è il momento di fare autocritica e farsi un bel esame di coscienza di come ha operato quando i momenti erano "floridi"