Giovedì, 26 Dic 24

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Il Vangelo della Domenica

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 6, 24-35)

«Voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati»

In quel tempo, quando la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?». Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo». Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato». Allora gli dissero: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: “Diede loro da mangiare un pane dal cielo”». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo». Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».

Commento di Concetta Tomasetti

Gesù rispose ancora: "Io sono il pane disceso dal cielo, chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà sete mai". Gesù vuole che gli uomini si incontrino con lui, con la sua persona, per creare con loro una relazione di amore che faccia loro comprendere quello che Dio Padre vuole per tutti gli uomini, cioè che tramite il Cristo possano arrivare alla vita eterna attraverso il pane disceso dal cielo. Il cammino dell'uomo di oggi come allora passa nella coniugazione di tre verbi: credere che Cristo è stato mandato dal Padre, accoglierlo e vivere ogni giorno con lui. A Cafarnao Gesù cerca di far comprendere alle folle cosa è il "pane disceso dal cielo", ma la gente, ormai sazia, non ha più fame. Gesù non è comunque insensibile ai problemi materiali degli uomini, ma vuole distogliere la loro attenzione e preoccupazione solo da cibo che è terreno, per far sì che nel cuore di ogni fratello sgorghi il desiderio di conoscere il Cristo e attraverso lui entrare in relazione con il Signore. Il guaio è che spesso nella nostra vita non abbiamo "più fame" di cose grandi, ci fermiamo perché sazi del nostro piccolo orticello, che ci da frutti appena per noi, siamo appagati da quello che abbiamo e ci basta, ci consideriamo dei mediocri e quindi va bene così. Questo atteggiamento, comprensivo per l'uomo, dimentica però che tutti siamo chiamati alla santità, ed allora svegliamoci e cerchiamo di raggiungere le alte vette! Di fronte alla meraviglia di un mare calmo e tranquillo ci assale il desiderio di immergerci e di nuotare finché le forze ce lo permettono e solo così possiamo dire di aver goduto di quella meraviglia della natura. Non parliamo poi dei panorami che possiamo vedere dalle cime dei monti, la grandezza del creato ci riempie il cuore di gioia, ma quanta fatica per arrivare in alto a godere quello spettacolo? Giovanni propone all'uomo di "superare" la linea che esiste fra le certezze umane che ci gratificano e fare il salto di qualità che ci porterà alla comprensione della Parola e alla vicinanza continua del Cristo nella nostra vita. Credere in Gesù Cristo, mandato dal Padre e seguirlo con fede vera: ecco la grande proposta di questa liturgia.

Per la riflessione: Siamo capaci di immergerci negli avvenimenti che, a volte, possono anche sconvolgere la nostra vita per comprenderne a fondo il significato: ci chiediamo cosa il Signore vuole da noi? Quando riceviamo l'Eucarestia siamo veramente sicuri che quel "pane" è Cristo mandato a noi dal Padre?

Buona settimana, Amici!

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