Giovedì, 26 Dic 24

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Il Vangelo di Maria Santissima Assunta in Cielo

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 1, 39-56)

«L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore».

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto». Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome». Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

Commento di Concetta Tomasetti

Il mese di agosto ci offre una grande festa: l'Assunzione di Maria al Cielo, una festa che dà un senso, anche se non lo vogliamo, al momento di svago, di riposo e di quanto altro chiamiamo ferragosto. All'interno di questo momento di riposo e di festa, che rompe con la monotonia della vita, diventata ancora più triste, per la crisi economica che genera insicurezza in tanti, la Chiesa pone una grande solennità che è l'annuncio di cosa ci aspetta dopo il nostro cammino di vita. La festa di Maria Assunta in Cielo è il richiamo alla vita eterna, alla vera ragione della nostra faticosa esistenza in questa ‘valle di lacrime'. La vera sapienza è vivere con i piedi a terra, ma con gli occhi al Cielo. Così doveva certamente essere la vita di Maria Santissima, la nostra cara Mamma. Una vita vissuta nella pienezza della Grazia, senza sfuggire ai suoi compiti di sposa, di madre, nella semplicità della vita di Nazareth, seguendo con tanta discrezione il Figlio nella sua predicazione, ma non esitando a stargli vicino ‘sotto la croce', con una condivisione di amore e dolore totale, per poi gioire della Sua resurrezione, dell'inizio della Chiesa con la Pentecoste, attendendo, come tutti noi, il ritorno al Padre, presso il Figlio: l'Assunzione, appunto. È meraviglioso sapere che la nostra vita non è un vicolo cieco, ma una strada che, superato il limite della morte, trova la sua eternità in Cielo. Quante chiese sono dedicate all'Assunta, come ad indicare a tutti noi la bellezza della vita che ci attende, se seguiamo Maria. Maria ci dia la fede nel Paradiso e la speranza di raggiungerlo.

SERENO FERRAGOSTO, AMICI!

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