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Emilia Di Blasi nominata dirigente dell’istituto comprensivo di Volturara

L’ex docente ha preso servizio ieri: «Ringrazio chi mi ha spinto a credere in questa avventura. Un saluto affettuoso alle colleghe-amiche»

Emilia Di Blasi nel suo nuovo ufficio

Emilia Di Blasi, 52 anni, è il nuovo dirigente dell’istituto comprensivo “Di Meo” di Volturara Irpina. L’ex docente lascia la cattedra dopo 28 anni di servizio (14 all’Infanzia e 14 alla Primaria) per assumere la direzione dell’Amministrazione scolastica del piccolo centro della comunità montana “Terminio-Cervialto”, distante circa 10 chilometri da Atripalda, che conta complessivamente circa trecento alunni.

Ecco che cosa scriveva Emilia Di Blasi, stretta collaboratrice per oltre un decennio del compianto dirigente Elio Parziale, alcuni giorni fa sul suo diario Facebook:

“30 agosto 2015, ultimo giorno da docente dopo 28 anni di servizio di cui 14 nella scuola dell'infanzia, 14 nella Primaria e altrettanti ne restano per la pensione (sarà un numero da giocare??!!!). Questa sera si stenta a prendere sonno consapevole che una nuova vita sta per cominciare. Si fa un bilancio del passato… tante esperienze… tanti progetti. I bambini… tanti… ricordo questo, quello è quell'altro ancora! Tante persone incontrate… alcune sono state delle nuvole passeggere… Altre hanno rappresentato per me dei punti di riferimento… anche se adesso non fanno più parte del mio presente non posso che ricordarle con tanto affetto. Allo stesso modo ringrazio coloro che, credendo in me, mi hanno spinta a tentare quest'avventura quando per me la dirigenza era un miraggio! Come potevo volare alto quando c'erano i piccoli da crescere? Chi mi conosce sa… eppure è successo! Stento a crederci anch'io. Un saluto affettuoso alle colleghe-amiche con cui ho iniziato il percorso e purtroppo, con tanta sofferenza, ho perso strada facendo. Adesso è il momento di ringraziare le persone amiche che hanno dimostrato di esserci nei momenti bui e che sono disposte a percorrere il resto della strada insieme a me. Ad maiora!”

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