I bambini della “De Amicis” superano brillantemente il quiz finale e dimostrano di sapersi muovere nella prova di evacuazione conclusiva
Le famiglie atripaldesi possono avere la certezza di avere dei figli pronti ad affrontare al meglio le situazioni di calamità sismiche e d’incendio ovunque si trovino e soprattutto a scuola. Il progetto “Codice Rosso. La protezione Civile nelle scuole” ha infatti concluso, sabato 7 marzo, la sua missione di prevenzione e informazione per le classi quarte e quinte della “De Amicis” di Atripalda. Dopo una settimana di incontri e lezioni tenute dagli agenti della Polizia Municipale, in particolare da Carmine D’Agostino, e dall’architetto Soricelli, i bambini sono stati impegnati, in chiusura, in una grande prova di evacuazione della struttura scolastica nell’ipotesi di un evento sismico e di un incendio. La prima prova effettuata è stata quella relativa al terremoto: al suono di una sirena d’allarme i bambini si sono prima rifugiati sotto i propri banchi (simulando l’attesa della fine della scossa) e poi si sono recati all’esterno della struttura utilizzando le scale di emergenza e riunendosi nelle aree di raccolta previste: la messa in pratica di tutto ciò che è stato loro insegnato nella settimana trascorsa. La simulazione è stata resa più realistica grazie al contributo di due piccoli “attori”, di un pompiere e della Misericordia di Atripalda: è stata infatti ricreata l’eventualità dell’assenza di due bambini all’appello e subito sono stati dimostrati gli iter di intervento in queste situazioni. I due “attori dispersi” sono stati rintracciati nelle loro classi e trasportati all’esterno. Il bambino ipoteticamente ferito è stato portato mediante il trasporto a braccia mentre l’altro è stato condotto all’esterno su una barella dai volontari della Misericordia, simboleggiando l’eventualità di un possibile decesso.
L’attore ferito è stato poi visitato dal sindaco Laurenzano in qualità di medico addetto ad analizzare le condizioni fisiche dei sopravvissuti. La prova si è conclusa con l’applauso e l’inchino dei due piccoli attori che hanno permesso di dimostrare le operazioni di soccorso.
Stesso realismo ha permeato la simulazione relativa all’incendio, attraverso l’uso di fumogeni per ricreare la situazione e la presenza di un’autobotte di intervento. «Ancora una volta i bambini hanno dimostrato di essere in grado di affrontare queste situazioni - afferma Carmine D’Agostino - come d’altronde ha testimoniato l’esito del quiz conclusivo a loro sottoposto: più del 95 % delle risposte sono state esatte (su 249 alunni partecipanti alla prova, 239 di loro hanno risposto a 10, 9 e 8 domande, raggiungendo una percentuale del 95,97% delle risposte esatte)
e l’interesse dimostrato durante la settimana ha dato i suoi buoni frutti, pratici e teorici. I bambini sono arrivati, attraverso una didattica di base, a conoscere termini nuovi, come C.O.C.,C.O.M. P.E.C.; ad affidarsi all’auto protezione attraverso la conoscenza del livello guidato imposto dalle Amministrazioni e a apprendere la aree di ricovero, di attesa, di ammassamento predisposte nel Piano di emergenza Comunale. Ancor più, hanno compreso, attraverso sistemi elementari, le dinamiche del Metodo Augustus. Sembra proprio che questo tipo di didattica sia molto efficiente e perciò abbiamo intenzione di indirizzarla, con gli adeguati accorgimenti, anche alle classi terze a partire dal prossimo anno. Ora, con il collega Soccorso De Pascale procederemo a portare il progetto tra i giovani del centro Aprea e nelle scuole che ne faranno richiesta, mentre dal 19 aprile avvieremo il progetto per la sicurezza stradale e l’acquisizione del patentino presso il Liceo Scientifico “De Caprariis” di Atripalda.»
Per creare una generazione atripaldese sicura e responsabile.