Diario di viaggio di una folta comitiva di Atripaldesi sul “treno del paesaggio”
Si è svolta domenica scorsa, in apertura della Primavera, la giornata denominata Rock and Wine. La manifestazione rientra nel progetto “In Loco Motivi, il Treno Irpino del paesaggio” ideato dall’associazione “Amici della linea ferroviaria Avellino-Rocchetta” e portato ad Atripalda soprattutto grazie alla figura dell’architetto Luca Battista. Cardine dell’iniziativa è la rivalutazione dell’antica tratta ferroviaria Avellino- Rocchetta Sant’Antonio che risale al 1985 e rappresenta un vero e proprio patrimonio storico, culturale ed ingegneristico dell’Irpinia. Purtroppo, col tempo, la tratta ha registrato una possente diminuzione di fruitori che ne ha generato, nel 2009, la minaccia della soppressione. La tratta è però ritornata attiva e vitale negli ultimi tempi grazie alle numerose iniziative di viaggio che sono state proposte e che hanno riscosso molto successo. Come quella di domenica: circa centocinquanta atripaldesi, infatti, si sono messi in carrozza alle 8.30 dalla stazione avellinese e si sono diretti, lentamente ed immersi nella meravigliosa natura, verso Lioni allietati dal Racconto del Paesaggio e della Linea ferroviaria a cura di Pietro Mitrione, Valentina Corvigno e gli Amici della Terra Irpina e dalla presenza dei Clown Migranti dell’associazione RNCD. La permanenza presso la stazione di Lioni è stata breve: dopo 10 minuti erano tutti nuovamente in viaggio ascoltando Storia, cultura e racconti della vite. Le tre DOCG della Provincia di Avellino a cura di Angelo Maglio, delegato A.I.S di Avellino. Giunti alla stazione di Luogosano, hanno trovato ad attenderli tre autobus che li hanno condotti presso la Tenuta Cavalier Pepe per visitarne la cantina, passeggiare tra i vigneti e degustarne il vino. Hanno poi pranzato presso il ristorante enogastronomico “La Collina” ed ascoltato, nel primo pomeriggio, musica live. Con gli stessi autobus si sono poi recati a Taurasi per visitarne il centro storico. Attorno alle 19.00, poi, stanchi ma contenti, tutti sono risaliti sul treno per tornare a casa. Nel viaggio di ritorno, però, c’è stato un piccolo intoppo poiché le Ferrovie avevano inviato un vagone, forse due, in meno. E le proteste non sono servite a nulla. Un piccolo neo in una giornata da ricordare.