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Il sindaco chiede l’intervento del prefetto sul caro rifiuti

Con una scarna comunicazione del 28.06.2013, Irpiniambiente, in ottemperanza al provvedimento del commissario straordinario Coppola del 10.06.2013, ha decretato l'aumento del costo del trattamento e smaltimento di rifiuti residuali da conferire presso l'impianto STIR e la discarica.

Il sindaco Spagnuolo sottolinea che dall'inizio del rapporto con Irpiniambiente il potere contrattuale dei comuni é stato pari a zero.

Gli enti locali non hanno avuto la possibilità, contro ogni logica giuridica e di buon senso, di stabilire costi e servizi; di rivolgersi al libero mercato onde verificare un'eventuale riduzione dei costi; grazie alla provincializzazione dei ciclo dei rifiuti avrebbero dovuto ottenere la disponibilità, anche per il futuro, di impianti pubblici volti a completare il ciclo integrato ed a ottimizzare la raccolta differenziata.

Ad oggi, viceversa, mentre i cittadini hanno responsabilmente intrapreso la strada del conferimento con raccolta differenziata, il ciclo dei rifiuti è rimasto monco, poiché gli impianti non sono stati costruiti, e nel frattempo é stata creata una struttura (Irpiniambiente) con tanto di manager e di amministrativi.

Nel provvedimento del commissario straordinario, prontamente e pedissequamente recepito da Irpiniambiente, per i cittadini si cela sia il danno che la beffa.

Il danno é rappresentato dall'incremento dell'importo della Tarsu/Tares,

la beffa é contenuta nella causa dell'aumento; si legge nel decreto, ribadito nelle ultime esternazioni del commissario Coppola, che: “…l’incremento per l’anno 2013 rispetto alle pregresse annualità é imputabile essenzialmente alla notevole contrazione del quantitativo di rifiuti conferiti in discarica a fronte di una sostanziale conferma dei costi fissi gestione... Non può comunque non prendersi in considerazione la previsione della sostanziale diminuzione dei volumi trattati dallo Stir, per la cui gestione é previsto un costo del personale di € 2.348.500…”

Insomma, in questa Provincia, anziché premiare il cittadino che, mosso da senso civico, differenzia, lo si penalizza perché egli è considerato reo di aver prodotto meno rifiuti indifferenziati.

Gli aumenti si sommano a quelli già previsti con l'introduzione della Tares.

Come al solito l'anello debole della catena istituzionale é rappresentato dai Sindaci che, da un lato non possono condizionare le scelte della società' provinciale (Irpiniambiente) e dall'altra saranno esposti alle veementi critiche dei cittadini ed all'alta percentuale di morosità' che graverà fortemente sui già risicati bilanci.

Al cospetto del quadro testé riferito, il sindaco di Atripalda, aderendo alle richieste di altri colleghi, chiede un intervento rapido del Prefetto dott. Guidato perché convochi un tavolo nell'ambito del quale i sindaci possano esprimere il loro disappunto e fornire soluzioni più consone ai cittadini.

In relazione alle difficoltà di bilancio che l'aumento dell'importante di Tarsu/Tares comporterà, il sindaco Spagnuolo chiede un intervento anche della Corte dei Conti regionale.

Il servizio di raccolta dei rifiuti,infatti, rappresenta una servizio a domanda individuale che, secondo la corte, va coperta al 100%.

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