Sabato, 27 Lug 24

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Riapertura “Valleverde”, la soddisfazione del sindaco

Lo scorso quattro febbraio, si è riunita la Commissione di Vigilanza per i pubblici spettacoli, per l’acquisizione del parere di agibilità del campo sportivo Valleverde, per lo svolgimento di manifestazioni sportive prive di spettatori. Grazie al fattivo impegno dei giovani dell’Abellinum, società’ affidataria dell’impianto, la commissione ha espresso parere favorevole in quanto tutte le prescrizioni espresse nell’ispezione del 12 settembre scorso (che determinarono la chiusura della struttura), sono state ottemperate. Durante il sopralluogo, il Sindaco, ha richiesto la verifica circa l’utilizzo della tribuna non coperta con presenza massima di 100 spettatori, la commissione effettuata la verifica ha espresso parere favorevole subordinatamente al rispetto di alcune prescrizioni tra cui, la revisione degli impianti e la pulizia dei servizi igienici, l’eliminazione dalle rampe di accesso e dalle gradinate da arbusti e detriti, la segnaletica di sicurezza, la pulizia della strada esterna a servizio della tribuna, e l’opportuna protezione per i posti riservati ai soggetti diversamente abili. Tutto questo è stato possibile in poco più di un mese.

A questo punto corre l’obbligo ritornare sulla sofferta decisione di chiudere lo stadio Valleverde. Partiamo dalla convenzione “anomala” stipulata qualche anno fa tra l’allora amministrazione ed una società sportiva della città che prevedeva la gestione della struttura , dietro anche il pagamento (udite, udite), da parte del comune di un contributo annuo di seimila euro, regolarmente riscosso senza far fronte al pagamento di alcuna utenza, essendo le stesse a completo carico ancora una volta del Comune, cioè degli Atripaldesi, i quali hanno ricevuto in cambio una struttura in stato di totale abbandono al punto che , tanto per fare un esempio, i vigili del fuoco constatavano che l’ultima revisione agli estintori era stata realizzata nel 2009! L’incuria in cui versava l’impianto era davvero raccapricciante. Non potevano svolgersi in condizioni igieniche precarie i corsi delle scuole calcio, frequentate da tanti bambini e negare il sacrosanto diritto alla pratica sportiva è stato un duro colpo, poiché sono sempre i più piccoli a pagare le negligenze degli adulti, soprattutto perché la scuola calcio ha una funzione sociale che va oltre il fattore puramente calcistico. Bisognava mettere un punto fermo ed adottare decisioni drastiche. Pochi giorni dopo la chiusura con ordinanza sindacale(costata polemiche inutili sollevate contro il sindaco e il delegato allo sport Aquino), in giunta venne approvato l’avviso pubblico per l’affidamento della gestione dell’impianto sportivo di proprietà comunale, con il quale si voleva regolarizzare una situazione incresciosa, per concorrere in modo determinante alla promozione e al potenziamento della pratica delle attività sportive sociali ed aggregative in condizioni di sicurezza e salubrità soprattutto per i più piccoli.

Chi ha creduto in questa amministrazione è stata la sola Asd Abellinum, chiedendo l’affidamento della struttura, ed in poco tempo assolvendo tutte le prescrizioni hanno posto un primo tassello alla riapertura definitiva del Valleverde.

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