Annullata sia la delibera consiliare del trasferimento a Parco delle Acacie, sia l’ordinanza di chiusura al traffico di via San Lorenzo il giovedì mattina. Laurenzano: provvedimento intollerabile. Le opposizioni convocano il Consiglio comunale
Il mercato settimanale del giovedì è stato sospeso. Il Tribunale amministrativo regionale (sezione di Salerno), accogliendo i ricorsi presentati dal gruppo Prosidea contro la chiusura al traffico di via San Lorenzo il giovedì mattina, con due provvedimenti separati ha sospeso l’efficacia sia della delibera di Consiglio comunale del novembre scorso con cui è stato deciso il trasferimento provvisorio del mercato nell’area di Parco delle Acacie-Via San Lorenzo, sia l’ordinanza di chiusura al traffico di via San Lorenzo firmata dal comandante dei Vigili urbani Sabino Parziale. E il ricorso presentato dal Comune al Consiglio di Stato non ha prodotto effetti visto che la discussione fissata per lo scorso 31 agosto è stata rinviata ad altra data lasciando il cerino acceso in mano al sindaco Laurenzano nell’attesa che il prossimo giovedì 23 settembre il Tar di Salerno si esprima definitivamente sulla vicenda, confermando o meno i pronunciamenti emessi finora. Il primo cittadino, infatti, secondo il parere del legale del Comune Emilio Paolo Sandulli e, a quanto pare, anche del capogruppo di maggioranza Antonio Tomasetti, nel frattempo avrebbe potuto autorizzare lo svolgimento del mercato con un’ordinanza sindacale di cui, poi, si sarebbe assunto per intero e personalmente tutta la responsabilità e le conseguenze. Ma Laurenzano non se l’è sentita di rischiare in prima persona e per il momento non ha assunto alcuna iniziativa se non quella di comunicare la sospensione del mercato probabilmente fino al 23 settembre se nel frattempo non sarà intervenuto qualche fatto nuovo. «E’ intollerabile come alcuni provvedimenti della magistratura amministrativa possano penalizzare soprattutto le fasce deboli in un momento di grande difficoltà economica - ha dichiarato il sindaco nell’annunciare la sospensione del mercato - se un simile pronunciamento dovesse essere confermato anche nei successivi gradi di giudizio si creerebbe un precedente pericoloso che bloccherebbe la gestione amministrativa di tutti gli enti locali. Resto sereno rispetto all’operato della magistratura amministrativa anche se devo ammettere che le ultime decisioni mi hanno lasciato alquanto sorpreso per tempi e per la mancanza di motivazioni organiche e specifiche». E mentre il mercato è “congelato” tutto intorno tace o quasi. Finora solo il sindaco è dovuto uscire necessariamente allo scoperto per comunicare la sospensione della fiera mentre né dai partiti di maggioranza né dalle forze di opposizione arrivano commenti ufficiali. L’unica cosa certa è che le minoranze chiederanno la convocazione di un Consiglio comunale urgente e straordinario per essere informate sugli ultimi sviluppi. La decisione è stata assunta mercoledì scorso al termine di una riunione svoltasi nella sede dell’UdC a cui hanno preso parte tutti i consiglieri di minoranza (Iaione, Spagnolo, Acerra, Del Mauro, Iannaccone, La Sala e Prezioso) con lo scopo di riportare in Aula la discussione sul mercato ed individuare possibili soluzioni anche alla luce del provvedimento del Tar che ha annullato la delibera consiliare del trasferimento. Il consigliere del PdL, Del Mauro, sodale personale e politico dell’imprenditore Attilio Strumolo, arriva a definire intollerabile e inspiegabile la linea dell’Amministrazione comunale: «Il sindaco è un irresponsabile - afferma il capogruppo del PdL-AdC - perché ha sempre rifiutato ogni offerta di collaborazione per andarsi a cacciare in grossi guai. Laurenzano ha preferito ostinarsi in una quella che appare una vera e propria persecuzione anziché intraprendere la strada della mediazione. E adesso dovrà rispondere di tutto ciò che ha fatto sapendo che è diventato difficile se non impossibile trovare a questo punto un accordo con la controparte. Da parte nostra abbiamo fatto il possibile per ricondurre la vicenda sul piano della ragionevolezza, ma ci siamo sempre scontrati con l’arroganza, la supponenza e la testardaggine di chi, convinto di spuntarla, si è sempre rifiutato di collaborare. E ha perso la faccia». Anche il consigliere La Sala non è indulgente: «Siamo nelle mani di un’armata brancaleone - scrive l’esponente di “Merito è Libertà” - che si è rifiutata di affrontare il problema vero, cioè quello del mercato, fino a renderlo ingovernabile, rinunciando a pianificare proposte realmente alternative e trascurando legittimi interessi di parte. E, a questo punto, è necessario chiedersi: per quali arcane ed incoffessabili strategie o per quali imperdonabili ritardi il Comune non si è costituito davanti al Tar?».
La lettera di Attilio Strumolo
Commenti
Però, se riflettiamo bene, non sono del tutto convinto che sia stato il sindaco a lavorare in tal senso ma piuttosto qualche assessore che così facendo ha dimostrato la sua incapacità già dimostrata in altre occasioni quando è stato assessore: Elio Di Pietro.