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Il bilancio di previsione 2011 arriva in Consiglio comunale

Domani sera in Aula l’approvazione del documento contabile: il pareggio è assicurato dalle maggiori entrate tributarie, dalle sanzioni al Codice della strada e dagli oneri di urbanizzazione

Curto e De Giuseppe

Tributi, sanzioni ed oneri di urbanizzazione: è grazie soprattutto a queste tre voci di entrata che il Bilancio di previsione 2011 chiude i conti in pareggio. La missione, almeno fino a qualche mese fa, sembrava di quelle impossibili, sia a causa del deficit strutturale, sia a causa dei nuovi tagli statali sul contributo ordinario (-330.607 euro), sia a causa della lievitazione delle spese. In attesa di verificare dal Consuntivo 2010 (la cui approvazione è prevista per la metà del mese di luglio) la reale entità del disavanzo certificato lo scorso anno (1,9 milioni di euro nel 2010), soprattutto in relazione alla mancata alienazione di alcuni beni comunali (Centro servizi, lotti artigianali via San Lorenzo, terreno in via Cesinali ed ex scuola San Gregorio solo per citare i più consistenti, per un importo complessivo di circa 3 milioni di euro), a mettere una pezza al bilancio, almeno in sede previsionale, sono intervenute risorse aggiuntive derivanti, appunto, dall’attività di accertamento dei tributi (Ici e Tarsu in particolare), dal considerevole incremento delle sanzioni al Codice della strada (+33%) e dalla possibilità di destinare il 75% degli oneri di urbanizzazione alle spese correnti.

In particolare, si stima che, rispetto al 2010, nel 2011 aumenteranno le entrate da compartecipazione Irpef (+58.000 euro) e, soprattutto grazie alle rilevazioni in corso, l’Ici (+150.000 euro), la Tarsu (+410.000 euro), la Tosap (+30.000 euro) e l’Icp (+35.000 euro).

Un’altra bella boccata d’ossigeno arriverà dai proventi delle multe, quantificati complessivamente in 300.000 euro, di cui una metà servirà a coprire le spese correnti e l’altra a migliorare la sicurezza stradale.

L’altra grossa fetta di entrata arriverà dagli oneri di urbanizzazione e dai condoni edilizi, per un totale stimato di 350.000 euro, di cui 262.500 euro potranno essere utilizzati per coprire le spese correnti e la restante parte alla manutenzione straordinaria degli immobili di proprietà comunale.

Sul versante delle spese, invece, si registra un aumento complessivo di circa 330.000 euro, soprattutto nel campo delle Funzioni generali di amministrazione (+81.000 euro), nella Polizia locale (+106.000 euro), della Cultura (+135.000 euro), della Viabilità (+81.000 euro) e dell’Ambiente (+70.000 euro) mitigate in parte dai tagli nel settore della Pubblica istruzione (-39.000 euro), dei Servizi sociali (-117.000 euro) e dello Sport e Turismo (-10.000 euro).

Il Bilancio 2011, inoltre, risulterà appensantito, come per il passato (e lo sarà altrettanto almeno per i prossimi 15 anni), dall’indebitamento pregresso, riferito a mutui accesi con diversi istituti di credito, ammontante attualmente a circa 11 milioni di euro. La somma in uscita prevista per quest’anno è di 1.270.000 euro (di cui 734.000 per la quota capitale e 535.000 per la quota interessi).

Ed, infine, nel Bilancio 2011 trova conferma un altro atavico problema, ovvero la mancanza di liquidità, che costringe il Comune ad un cospicuo ricorso alle anticipazioni di cassa pari a 2.143.000 euro erogati dalla Banca della Campania, concessionaria del servizio di tesoreria.



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Commenti  

 
#2 atripaldese 2011-06-29 12:10
ma non vi VERGOGNATE TAGLIARE i fondi per la SCUOLA e ASILO NIDO, ma quello che vorrei capire è i fondi per lo SPETTACOLO CHE SONO RADDOPPIATI, AHHHHHHH ADESSO HO CAPITO QUELLI SERVONO PER LA CAMPAGNA ELETTORALE..... ....CHE SPETTACOLO..... ....SIETE LA VERGOGNA DI ATRIPALDA ........IL COLMO è SUL RICAVO DELLE MULTE 300MILA EURO''''''''' OGNI ABITANTE CON LA PATENTE DEVE AL COMUNE 200EURO .........QUESTO è IL PAESE DI PULCINELLA.
 
 
#1 sabino 2011-06-28 11:44
la realtà è quella di un paese in declino. il degrado è totale. non ci vuole tanto a percepirlo. basta solo farsi una camminata a piedi in lungo ed in largo per rendersi conto di quanto siamo lontani dagli standard ai quali eravamo abituati.
speriamo che passi presto la nottata.