Al liceo scientifico “Vittorio De Caprariis” le attività iniziano con la novità della Riforma Gelmini e l’istituzione del biennio unico senza i corsi sperimentali (P.N.I. e scienze naturali). Il preside Giovanni Basso analizza l’impatto della riforma sul liceo: «Con l’uniformazione del biennio si ridurranno le lezioni di latino (un ora) e storia e geografia (due ore) e si inizierà a studiare la Fisica dalla primo anno (materia prevista all’inizio soltanto nel P.N.I); questa diminuzione porterà ad una contrazione delle cattedre di lettere. Vengono soppresse le sperimentazioni; in sostanza, si registra un ora di Fisica in meno rispetto ai corsi P.N.I. (ad Atripalda attuati nei corsi A e C). Dal 15 settembre, primo giorno di scuola le prime classi avvieranno il percorso e le materie del primo anno sono: fisica, inglese, disegno (non più un’ora ma due), lettere, latino, storia e geografia, scienze, matematica, educazione fisica e religione. La durata delle lezioni passa a 60 minuti; questo comporterà non pochi problemi agli studenti pendolari, che, rischiano di non prendere gli autobus che transitano per via Appia non prima delle 13,20 e delle 14,30; l’istituto non può rilasciare i permessi di uscita anticipata agli studenti. I lavori della palestra sono in dirittura d’arrivo: il grosso è stato portato a termine, si aspetta ancora l’installazione del taraflex. La fine dei lavori (di competenza dell’ente provincia) è prevista orientativamente prima di Natale». Per quanto riguarda l’organico, non si registra nulla di nuovo. I docenti sono 65, gli studenti 650, per una media di circa 25 classi. Il personale ATA, invece, è composto da venti elementi. Va sottolineato che con i fondi FERS sono stati rinnovati i laboratori di scienze, informatica e di linguistica; il plesso è stato anche ristrutturato.
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Suona la prima campanella ad Atripalda: la carica dei mille |
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Il liceo fa i conti con la riforma |
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