Martedì, 16 Lug 24

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Santa Maria del Carmine, mercoledì la cerimonia per la posa della prima pietra

Il nuovo complesso parrocchiale sorgerà in via De Curtis (ex contrada Spagnola) e costerà circa 3 milioni di euro messi a disposizione dalla Conferenza Episcopale Italiana attraverso le donazioni dell’8xmille

La locandina

Mercoledì prossimo, 25 aprile, alle ore 17:30, S.E. Mons. Francesco Marino presiederà la celebrazione per la benedizione e la posa della prima pietra del nuovo complesso parrocchiale di "Santa Maria del Carmine" di Contrada Spagnola, attualmente via Antonio De Curtis. Saranno presenti i parroci di Atripalda, mons. Luigi Barbarito, i responsabili della Conferenza Episcopale Italiana per l’edilizia e il culto, i progettisti, i responsabili dell’ufficio tecnico diocesano e della ditta incaricata, il sindaco di Atripalda Aldo Laurenzano ed altre autorità religiose, civili e militari.

Il terreno, di proprietà comunale, ha già ospitato negli anni ’80 un prefabbricato adibito a luogo di culto nell’attesa che terminassero i lavori di ristrutturazione della Chiesa del Carmine danneggiata dal terremoto ed è stato donato alla Curia dopo che nel 2006 la Conferenza Episcopale Italiana lo individuò come sede per la realizzazione di uno dei tre nuovi complessi parrocchiali previsti in Italia e finanziati con i fondi delle donazioni dell’8xmille dell’Irpef.

Il progetto, che porta la firma del noto architetto Giovanni Ascanelli, è stato già presentato a Roma dai vertici della CEI e pubblicato anche sulle più importanti riviste di architettura (Casabella). Il complesso parrocchiale previsto è una struttura di circa 700 metri quadrati che prevede oltre alla chiesa anche l'oratorio, luoghi di aggregazione per le attività pastorali e di catechesi. All’esterno una serie patii, chiostri e giardini che condurranno alla chiesa canonica, agli uffici e alla sagrestia. Oltre le sei aule di studio laterali e l’aula di gruppo annessa alla chiesa canonica, ci sarà una grande sala polifunzionale attigua alla chiesa che potrà ospitare incontri e conferenze. Il complesso avrà una sopraelevazione di circa due metri dal suolo riuscendo così ad emergere dalla posizione di affossamento causato dalla depressione del terreno. Un progetto vincente per il carattere di modernità nel rispetto dei significati e delle funzioni dei luoghi liturgici. Alla cerimonia di benedizione e posa della prima pietra Don Ranieri Picone farà da padrone di casa per accogliere i fedeli e le autorità all'interno di quello che sarà il prossimo cantiere, senza trascurare la chiesa di Via Roma dove, fino alla fine dei lavori, continueranno le attività. Mercoledì avverrà la posa simbolica della prima pietra e sembra che il cantiere davvero possa aprire nel giro di pochi giorni, anche se, al momento, ancora non è chiaro se i 3 milioni di euro che serviranno per la realizzazione del complesso siano nella disponibilità della CEI.


Don Ranieri: «Un grande momento di gioia, ma siamo solo all’inizio»

L’appello del parroco: “Confido nel generoso contributo dei fedeli per l’ultimazione dei lavori e per sostenere l’intero progetto”

“Un grande momento di gioia e di speranza che vedrà riunita l’intera comunità di Atripalda per dare inizio ad un’opera importante per tutta la città non solo dal punto di vista architettonico ma anche e soprattutto dal punto di vista liturgico, pastorale e sociale. La nuova Chiesa non solo diventerà la sede definitiva della Parrocchia del Carmine, una sede più capiente, più accessibile, più funzionale, ma anche luogo di attività pastorali e di catechesi, di aggregazione e di incontro, grazie a locali annessi adibiti a tale uso. L’antica Confraternita del Carmine, in Via Roma, continuerà ad essere luogo di preghiera, celebrazione e di devozione mariana, soprattutto con la presenza della Confraternita del Terz’Ordine Carmelitano e in essa rimarrà custodito il simulacro della Vergine del Carmine, mentre nella nuova sede ci sarà un’immagine in bronzo dell’artista don Battista Marello che ricorderà la titolare della Parrocchia. Vogliamo affidare al Signore la costruzione della nuova Chiesa perché il suo Spirito ci accompagni in tutte le fasi. Vogliamo inoltre prendere l’impegno di farci carico di quest’opera di cui Atripalda può esserne ben fiera e collaborare per quanto possibile alla sua piena realizzazione. Sappiamo infatti che accanto al generoso contributo della CEI sarà necessario reperire altri contributi ed offerte volontarie. Per questo sarà creato successivamente un comitato che possa gestire questo impegno aprendo un conto corrente per le offerte che giungeranno e progettare iniziative di sensibilizzazione e di sostegno al progetto”.

Sac. Ranieri Picone

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