Mercoledì, 17 Lug 24

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Il culto della Vergine in un libro di Raffaele La Sala - Introduzione di don Ranieri Picone

Il lavoro svolto dal Prof. Raffaele La Sala rappresenta un ulteriore e significativo contributo alla riscoperta e rivalorizzazione di quel grande patrimonio artistico, religioso e culturale presente nella città di Atripalda. Come nuovo parroco della Parrocchia del Carmine non posso non esprimere tutto il mio apprezzamento e compiacimento per questa preziosa sintesi di tutta la storia relativa all’antica Confraternita Maria SS. del Carmelo, sede dell’attuale Parrocchia, e al culto mariano ad Atripalda tra il XVI e XXI sec. Leggere queste pagine significa per il lettore fare un viaggio nel tempo per riappropriarsi della sua ricca e profonda storia di fede e di devozione mariana, una storia che vede la comunità di Atripalda protagonista di eventi significativi con dei risvolti non solo sul piano religioso-pastorale, ma anche su quello civile e sociale. Dalla storia descritta si evince, infatti tra le righe, non solo una fede e una devozione forte verso la Beata Vergine del Carmelo, ma anche la grande passione di costruire qualcosa e di portarla a termine, lo stare insieme, la solidarietà, il condividere dei valori umani e cristiani, la voglia di combattere per ottenere qualcosa, lo spirito di difesa per ciò che si è ottenuto, il desiderio di consegnare ai posteri un ricordo importante. Come guida spirituale della comunità del Carmine, ma anche come un non atripaldese, resto ammirato di alcuni passaggi significativi, di cui già sapevo, ma che nel libro vengono esposti con precisione e minuziosità: l’origine della Chiesa e della Confraternita, il Regio exequatur di Carlo III del 1758 che dà ufficialità allo Statuto del Pio sodalizio. L’erezione della Parrocchia, l’Incoronazione della Vergine il 15 luglio 1926, la proclamazione a Patrona principale della Città. Atripalda può così essere fiera di quello che la storia le ha consegnato e che è chiamata a custodire gelosamente, tra i cambiamenti del tempo, ravvivando soprattutto nelle nuove generazioni un senso di forte appartenenza al proprio territorio e alla propria comunità civile e religiosa. Ci auguriamo anche che la Confraternita del Carmine riprenda il suo cammino con slancio ed entusiasmo, vivendo nel rinnovato spirito ecclesiale della pietà popolare e della devozione alla Madonna, coltivando la comunione di intenti e di persone, mettendosi a servizio della comunità.

sac. Ranieri Picone, parroco



Indice
Il culto della Vergine in un libro di Raffaele La Sala
Presentazione di mons. Luigi Barbarito
Introduzione di don Ranieri Picone
Postfazione di Generoso Benigni
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